Si chiama "BabyLoss awareness day" ed è la giornata internazionale dedicata alle mamme e famiglie che hanno perso un bambino durante la gravidanza o dopo il parto. Si tratta di un tema delicato, che in molti luoghi d'Italia purtroppo è ancora tabù senza risposta e che per la prima prima volta lunedì avrà uno spazio tutto suo a Biella. Il comune di Cerrione infatti, in collaborazione con l'associazione nazionale "CiaoLapo onlus", ospiterà un pomeriggio interamente dedicato all'argomento: a partire dalle 15.30 in piazza Quintino Sella di frazione Vergnasco troveranno spazio un banchetto informativo e un dibattito, che anticiperanno il momento di preghiera e lancio dei palloncini dedicati ai piccoli angeli, con il finale dedicato all'accensione di simboliche candele. Un evento che ha un triplice obiettivo, informazione, celebrazione e ricordo. «Vogliamo che tutti, non solo quelli che sono stati colpiti da un lutto così grande, conoscano questo argomento. In tanti sanno poco, perché spesso poco se ne parla. Noi vogliamo informare e dare un supporto a chi deve superare un momento di grande difficoltà nella propria vita», sottolinea Martina Milano, promotrice dell'evento. Nel novembre del 2017 è toccato a lei e alla sua famiglia provare sulla propria pelle il dolore per la perdita di un bambino: «Mio figlio alla nascita era sano, ma subito dopo il parto c'è stata una complicazione che ce l'ha portato via. Oltre alla tragedia, abbiamo dovuto anche sopportare la mancanza di spiegazioni sull'accaduto, scoprendo solo dopo mesi che il cordone ombelicale aveva provocato il soffocamento durante il parto». Da allora Martina ha deciso di scendere in campo in prima linea e di mettersi al servizio di tutte le mamme che avevano vissuto la sua stessa dolorosa esperienza: «L'idea è quella di fondare un'associazione qui a Biella e il primo passo è stato la creazione di un gruppo su facebook, chiamato "mamme, ma speciali". In tante mi hanno scritto, per conoscermi di persona o semplicemente per fare due chiacchere». I numeri parlano di oltre una morte ogni sei parti in Italia in fase perinatale (cioè dalla ventesima settimana di gestazione fino alla prima di vita del bambino), quasi il 20% delle nascite. Tradotto in numeri, sono 150 mila i bambini che ogni anno nascono morti o muiono prima del parto. Ma al di là delle cifre enormi, ciò che colpisce maggiormente è la mancanza di informazioni sull'argomento. «Con questa iniziativa vogliamo dare informazioni che non cambieranno il corso degli eventi, ma almeno contribuiranno ad alleviare il dolore: tanti per esempio non sanno che, senza un battesimo, al feto non è nemmeno concessa una canonica sepoltura. Durante il travaglio ho pregato tanto, perciò l'ostetrica, colpita dalle mie preghiere, ci propose di far battezzare il nostro bambino, seppur privo di vita. Se non fosse stato per la sua sensibilità non avrei nemmeno potuto dargli una sepoltura cristiana». L'ascolto e l'assistenza post lutto sono gli aspetti fondamentali in un'esperienza che segna indelebilmente l'esistenza di chi la vive: «Spesso dopo un trauma così grande le persone perdono i propri punti di riferimento. A volte gli amici stessi non sono d'aiuto, perché non sanno come affrontare la situazione. È qui che le associazioni fanno la loro parte, dando assistenza medica e psicologica, necessaria anche quando la famiglia decide di riprovare ad avere un bambino, trovandosi di fronte a paure a volte difficili da sormontare». Lunedì interverranno all'evento il sindaco di Cerrione, Anna Maria Zerbola, Chiara Violino, coordinatrice delle ostetriche dell'ospedale di Biella e una psicologa. Per informazioni contattare babyloss info o Martina Milano (3421937124). L'evento è patrocinato da regione Piemonte, ordine degli psicologi piemontesi e ordine della professione di ostetrica interprovinciale di Novara, Verbania, Cusio Ossola, Biella e Vercelli.
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