A Modena tra Ferrari e Maserati
«Sto studiando a tutta velocità»
La storia di Francesco Lavino Zona, 21 anni, che tre anni fa ha scelto di frequentare l’Università che lo porterà a lavorare come ingegnere per i più grandi marchi della meccanica
La sua passione lo ha portato a studiare nel cuore della produzione automobilistica italiana, dove qualità, bellezza e velocità nascono e si sviluppano in modelli conosciuti ed esportati in tutto il mondo.
È la storia di Francesco Lavino Zona, 21 anni, originario di Cossato. Studente che ha trovato casa a Modena con la fidanzata e che sta per iniziare il terzo anno all’Università di Modena e Reggio Emilia (Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari), un percorso che lega l’ingegneria meccanica a grandi marchi come Ferrari, Maserati e Lamborghini.
Tutto è nato da una scommessa
Una scelta, la sua, dettata da una scommessa: «Finite le scuole dell’obbligo a Cossato, e dopo aver fatto il liceo scientifico sempre in città, ho deciso di intraprendere questa strada» spiega mentre è in vacanza nel Biellese in attesa di ricominciare le lezioni. «Due anni fa tutti i miei compagni erano orientati su università tra Torino e Milano. Io invece ho deciso di spostarmi un po’ di più fino a raggiungere Modena. Una città a misura d’uomo, si vive e si mangia bene (ride, ndr). Sono super contento della scelta che ho fatto, la passione per le auto ha vinto. È troppo emozionante sentire il rumore del motore di certi bolidi. E lavorare su progetti di grandi aziende automobilistiche era il mio sogno».
L’olimpo dei motori
Modena e Reggio Emilia, Bologna, Ferrara e Parma: un’area in cui sono nati i miti italiani di due e quattro ruote come, appunto, Ferrari, Lamborghini e Maserati ma anche Dallara, Ducati, Haas F1 Team, HPE Coxa, Magneti Marelli e Toro Rosso: alcune sono partners del Muner – Motorvehicle University of Emilia Romagna, il corso magistrale che Francesco vuole intraprendere una volta finito il ciclo triennale, quasi tutte pescano giovani talenti da inserire nelle aziende con l’obiettivo di farli crescere, inizialmente attraverso dei tirocini, fino a farli entrare definitivamente nell’organigramma.
Tra libri e auto
«Si studiano i veicoli, i materiali con cui si costruiscono fino ad esaminare le applicazioni pratiche» afferma Francesco. «C’è una base di matematica, che mi è sempre piaciuta, ed elettronica. È un percorso che si sovrapponeva perfettamente con le mie idee ed inoltre, anche grazie agli stage che vengono proposti direttamente nelle aziende, il tasso di occupazione di chi si laurea qui è molto alto. Diciamo che per chi, come me, è cresciuto con la Ferrari nella testa e nel cuore, ha vissuto tanti Rally della Lana dal vivo insieme alla famiglia e andava a trovare lo zio che aveva una rivendita di auto, non c’è stata soluzione più facile».
Lo stimolo, oltre alla visite e agli incontri con i responsabili dei vari brand motoristici, arriva anche dalla Croce Rossa: «Ero volontario della Cri a Cossato, anche a Modena continuo in questa bella attività che mi permette di aiutare chi ha bisogno».
© RIPRODUZIONE RISERVATA