Addio a Enea Ribatto, scultore, politico e memoria storica

Dall’arte alla politica, non ha mai smesso di instillare di passione ardente le attività di cui si occupava: battute sferzanti, intelligenza pungente, acume e sensibilità estetica sono solo alcune delle caratteristiche che in qualche modo possono tratteggiare un sommario ritratto di Enea Ribatto, una delle figure più rappresentative del panorama politico e artistico cossatese.

Enea Ribatto è morto, aveva 86 anni. Di Cossato ha contribuito a disegnare un tratto di storia, almeno negli ultimi decenni.

Ritornando a qualche anno fa, era immancabile la sua presenza nella centrale via Mazzini: non soltanto perché la bottega artigiana avviata da suo nonno si trovava all’incrocio con via Amendola (il marmo e la scultura sono stati la sua forma espressiva e di sostentamento prediletta), ma anche perché era sinceramente interessato alla vita cittadina, e quindi presente per essere informato e curarsi di ciò che accadeva nella Cossato in cui era cresciuto.

Non sorprende quindi il suo impegno politico, naturale concretizzazione di questo interesse: prima con l’elezione in consiglio comunale tra le file della sinistra, poi con la Lega della prima ora. Il suo carattere deciso, non convenzionale, lo ha reso un uomo volitivo e senz’altro non disposto a farsi comandare.

Difficile per lui scendere a compromessi: guidato dal suo senso critico spesso sembrava mosso da un atteggiamento controcorrente. Gentile, sempre schietto, a volte provocatore, aveva una nobiltà d’animo che si poteva desumere dal suo contegno sempre dignitoso.n 

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