Addio a Francesco Lovison: amici
e conoscenti lo ricordano con affetto
È mancato il 14 marzo Francesco Lovison. Amici e conoscenti vogliono ricordarlo con alcune parole semplici come è stata la sua vita. «Francesco Lovison, uomo conosciuto e stimato da tutti, emigrò in quel di Masserano negli anni ’50 dal Veneto e si stabilì in frazione San Giacomo in cascina quando c’erano poche case, ma tanti prati: c’era l’asilo, la scuola elementare e la Chiesetta, alla quale era molto affezionato. Iniziò a lavorare giovanissimo al termine del percorso scolastico come ragazzo di bottega con il termoidraulico Giuseppe Achino. Prima di recarsi al lavoro aiutava a mungere le mucche in cascina; al termine inforcava la sua bicicletta e arrivava nella frazione San Giacomo dove in una stanza dell’abitazione della fu Maria Stocchi si lavava, si cambiava e partiva per Masserano paese con i contenitori di alluminio pieni di latte appesi alla bicicletta per distribuirlo nelle case e nel negozio del paese prima di iniziare la sua giornata di garzone. Alla sera se ne tornava a casa sempre pedalando. Lavorò in questo modo fino a quando ebbe l’occasione di rilevare il Bar ora chiamato “Il Cantinero” da MariaRosa Fantone, attività continuata con successo dai figli Alberto e Carlo. Il lavoro era il suo “essere” e riuscì ad ingrandire il bar costruendo prima il piano superiore adibito ad abitazione per la sua famiglia e poi a lato il ristorante-pizzeria.
Uomo di profonda fede, non mancava mai con la moglie Lisetta alle funzioni religiose a Masserano centro o a Brusnengo ed è stato l’artefice, con Lisetta ed i figli Alberto e Carlo, della ripresa della festa di San Giacomo il 24 Luglio nel cortile adiacente la Chiesetta».
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