Addio a Paolo Pesando, grande oculista e medico impegnato nel terzo mondo
Paolo Pesando non c’è l’ha fatta. Il noto oculista è morto il giorno di Natale al Sto di Torino dove era stato ricoverato dopo essere stato colpito da un’ischemia all’inizio di dicembre nella regione messicana del Chiapas, dove era impegnato in una delle tante iniziative umanitarie condotte in questi anni in paesi in via di sviluppo in Africa e in Sud America. Pesando, 69 anni, era un chirurgo di fama internazionale, originario di Ivrea, ma molto conosciuto anche a Biella, dove aveva aperto lo studio Surgy Medica di via Orfanotrofio. La sua attività umanitaria era sviluppata attraverso la Fondazione Paolo Chiono, dedicata a suo zio, una figura fondamentale nella sua crescita e nella decisione di intraprendere la professione medica, con il suo esempio di vita quando, 50 anni fa, aveva lasciato Torino e l’insegnamento universitario per trasferirsi in Africa a curare le popolazioni meno fortunata di quel paese, dove morì a soli 43 anni per un attacco di malaria. I famigliari, in occasione del lutto, invitano a devolvere eventuali offerte proprio a questa Fondazione.
Pesando è stato docente di chirurgia refrattiva all’Università di Parma e direttore dell’unità funzionale di oculistica della clinica Santa Rita di Vercelli. Ha anche diretto il dipartimento di chirurgia oculistica della Clinica Pinna Pintor di Torino.
Il rito funebre è stato celebrato al Sto e poi al tempio del commiato del forno crematori di Mappano venerdì 27 dicembre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA