Addio a Patrizia dal sorriso luminoso

Sgomento, incredulità, tristezza. Sono i sentimenti che si accavallano in questi ultimi giorni a Vigliano e Valdilana per la morte di Patrizia Manna, maestra alla scuola dell’Infanzia di Valle Mosso. Residente a Vigliano insieme al marito Giuseppe e alla figlia Giulia, Patrizia Manna aveva solo 45 anni. Un male incurabile l’ha colpita pochi mesi fa: il decesso è avvenuto all’ospedale di Ponderano dove la donna era ricoverata. Una notizia che ha sconvolto parenti, amici e colleghi di lavoro: Patrizia era una donna amata, sensibile e sempre a disposizione di chi aveva bisogno. Sorridente e professionale, aveva fatto dell’insegnamento ai più piccoli una ragione di vita. Dopo l’esperienza a Valdengo, il trasferimento al Comprensivo di Valdilana-Pettinengo, dall’anno scolastico 2017-2018. In una scuola che, oggi, è piombata nel lutto e nel silenzio. «Con infinita tristezza e profondo dispiacere, a nome di tutta la comunità scolastica, ci uniamo al dolore dei familiari per la prematura scomparsa della nostra cara insegnante Patrizia Manna» è il messaggio comparso sul sito dell’Istituto a firma del dirigente Riccardo Ongaretto. Quest’ultimo preferisce non rilasciare ulteriori dichiarazioni mentre anche sui social sono in molti a pubblicare un ricordo di Patrizia, accompagnando il pensiero con le foto in cui non le manca mai il sorriso. Vigliano si prepara all’ultimo saluto che avverrà domani, mercoledì 7 febbraio, alle 10 nella chiesa di Santa Maria Assunta. Il rosario si terrà questa sera alle 18 nella stessa chiesa.

Patrizia Manna lascia anche mamma Gabriella, il fratello Valter con la moglie Annalisa e le figlie Agnese e Cloe, i suoceri Angela ed Emilio, i cognati Luigi e Gianluca con le rispettive famiglie, l’amica del cuore Elisabetta (Betty), le colleghe Roberta, Gianna e Veronica. La famiglia ha chiesto di non ricevere fiori ma opere di bene da donare alla scuola dell’Infanzia di Valle Mosso.

IL MESSAGGIO DI DON LUCA MURDACA

Il parroco dell’Assunta di Vigliano, don Luca Murdaca, ricorda con affetto Patrizia Manna. «In un colloquio personale mi diceva che suo marito ha dimostrato tanto amore e tanta cura nello stargli vicino in questo periodo di malattia. In questa triste notizia c’è una sfumatura buona, sapere che ci sono ancora persone che si amano sul serio. Penso che Giulia sia stata testimone di come ci si ami veramente e sicuramente non sarà ingannata da chi propone un amore senza fatica perché in questo tempo ha visto suo papà amare sua mamma in un momento difficile della loro vita. Adesso Christian e Giulia dovranno ripartire con la consapevolezza che quell’amore vissuto rimarrà sempre una luce che illuminerà la loro vita futura».