Al via BiFuel Tech Edition: 24 studenti per 4 team

Dopo l’incontro introduttivo dei giorni scorsi, è partito ufficialmente “BiFuel Tech Edition”, il progetto “ibrido” di collaborazione fra scuola e impresa del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale Biellese.
Avviata nel 2014, in questa edizione l’iniziativa ha rinnovato la sua formula. Il progetto si concentra su un unico settore, la meccatronica, grazie all’azienda partner di questa edizione: ROJ. Inoltre è stata ampliata la tipologia di studente a cui si rivolge e sono stati selezionati i candidati interessati. Sono 24 i partecipanti a BiFuel Tech Edition: fra questi ci sono studenti degli Istituti di Istruzione Superiore, degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e delle Università.
Gli studenti sono organizzati in 4 team di ragazzi eterogenei per età e percorso formativo ma complementari per competenze. Ad ogni team sarà affidato un progetto innovativo di sviluppo prodotto, che dovrà essere realizzato nella sua interezza: dalla definizione dei requisiti tecnici e funzionali, fino alla creazione del “minimum viable product”, cioè il minimo prodotto funzionante sufficiente ad essere testato dai clienti e che, grazie ad feedback ricevuti, contribuisce a definire meglio lo sviluppo successivo del prodotto stesso.
L’idea su cui lavoreranno i team di Bifuel Tech Edition, proposta da ROJ, guarda all’Agricoltura 4.0Il presupposto è provare a creare una nuova piattaforma hardware/software con un processore più potente e più connettività rispetto ai sistemi già adottati dall’azienda; proporre una soluzione facile da programmare, che consenta agli integratori di sistemi e agli utilizzatori di creare le proprie applicazioni in ambito Agricoltura di Precisione; fornire servizi cloud-based per supportare il paradigma Agricoltura 4.0. Rispetto a questi presupposti, i team dovranno mettersi in gioco sviluppando prototipi tecnici attraverso l’indicazione dei casi d’uso e la definizione di funzionalità e caratteristiche principali. Nella realizzazione del prototipo dovranno essere utilizzate componenti ROJ e componenti dell’ecosistema Arduino. Infine, l’intero progetto dovrà essere documentato come se fosse un prodotto reale.
Il percorso prevede attività a distanza e in presenza, momenti di formazione generale e occasioni per sviluppare le competenze direttamente in azienda. I prossimi passi riguardano la formazione dei ragazzi sul metodo che sarà adottato per BiFuel Tech Edition: il metodo scrum. E’ un metodo agile, utilizzato da team che gestiscono progetti complessi ed è basato sul controllo empirico dei processi, mettendo al centro la flessibilità nell’adottare i cambiamenti, la collaborazione, le soft skills. I prototipi saranno sviluppati in funzione del livello delle competenze dei ragazzi e prevedono momenti di confronto, collaborazione e contaminazione all’interno del team, fra i ragazzi e gli esperti in azienda e fra i diversi team. Gli studenti potranno contare sulla disponibilità dei tutor ROJ per il supporto su aspetti tecnici e sulla disponibilità dei tutor del Gruppo Giovani Imprenditori durante tutto il percorso:


  • Alberto Pezzin – TCP Engineering Srl

  • Francesca Di Dio Busa – Sistemi Avanzati Elettronici Srl

  • Pietro Perona – Koodit Srl

  • Stefania Fiori – Openjobmetis SpA

Il progetto migliore sarà premiato in primavera.

Le parole del presidente GGI Christian Zegna
«Questa iniziativa è nata per favorire l’incontro fra i ragazzi e il mondo delle imprese: quest’anno, la connotazione “tech” del progetto porterà gli studenti a stretto contatto con una delle realtà industriali del territorio e con il mondo della meccatronica. Si tratta di un percorso di qualità che punta a valorizzare il talento e l’attitudine dei ragazzi a lavorare in squadra e a rapportarsi con il mondo delle imprese. Il contatto diretto fra imprenditori e studenti sarà al centro dell’iniziativa, facilitando così il dialogo reciproco».

Le parole di Franco Oliaro, ad ROJ
«Imparare a lavorare in squadra sarà parte integrante dell’esercizio. Con BiFuel abbiamo selezionato 24 lagunari, 24 marines, li abbiamo divisi in plotoni di esploratori e abbiamo affidato loro la missione di conquistare l’isola: in questa metafora, come sul mercato reale, le variabili che possono determinare la vittoria o la sconfitta sono molte. Mettersi in gioco in questo campo è dunque un’esperienza altamente formativa».

L’intervento del vicepresidente GGI Lorenzo Grosso, referente del progetto
«Credo che questa sia un’opportunità preziosa per i ragazzi, per il loro futuro: avranno l’occasione di imparare ma anche di mettere a frutto le conoscenze acquisite e di far valere il loro talento. Potranno sviluppare, da un lato, conoscenze e competenze tecniche avanzate e, dall'altro, coltivare le cosiddette "soft skills". Il nostro fine ultimo è accendere l’entusiasmo nelle nuove generazioni rispetto all’industria manifatturiera, per mantenere vivo il nostro tessuto industriale, fatto di passione e saper fare».

Il commento del vice presidente UIB Francesco Ferraris
«Grazie al GGI e a ROJ, quest’anno è stato possibile focalizzare il progetto su un settore in particolare, la meccatronica: un ottimo esempio del fatto che Biella ha una tradizione fortemente legata al tessile, ma non si esaurisce nel distretto. Iniziative come BiFuel servono in generale a far conoscere agli studenti le nostre imprese, cercando così di ridurre il disallineamento fra competenze disponibili da parte dei ragazzi e competenze richieste da parte delle aziende. E’ un’azione che da tempo Uib porta avanti e che oggi, a causa dell’assoluta necessità di figure specializzate da inserire in azienda, quasi “introvabili”, acquisisce ulteriore importanza».

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