Andrea Benedetto Herling, nipote di Benedetto Croce, visita il Borgo di Bagneri
Visita inaspettata una settimana fa per gli abitanti di Bagneri: in una mattinata come tante altre, trascorsa tra le piccole e grandi faccende del Borgo, è arrivato in paese Andrea Benedetto Herling, nipote di Benedetto Croce: filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore vissuto tra il 1866 e il 1952, Croce fu uno dei grandi protagonisti nella vita culturale e politica del Paese, assumendo anche l'incarico di Ministro della pubblica istruzione dal 1921 al 1922.
Il legame della famiglia Croce con il Biellese iniziò negli anni '30, quando Benedetto (a cui è decicata la biblioteca comunale di Pollone) acquistò una casa a Pollone con la moglie Adele Rossi, sposata in seconde nozze, dalla quale ebbe quattro figlie (Elena, Alda, Lidia e Silvia).
Andrea Benedetto Herling è figlio di Lidia Croce e dello scrittore polacco Gustaw Herling-Grudzinski e, seguendo le orme artistiche del nonno e del padre, è fotografo professionista per la galleria nazionale di arte moderna a Roma.
Herling ricorda così la propria infanzia biellese: «Nonno Benedetto e nonna Adele scelsero la casa di Pollone come luogo dove trascorrere le loro vacanze, ideale "covo" di meditazione. "Vacanze operose", era il modo il nonno descriveva i suoi soggiorni biellesi, vissuti tra le quotidiane passeggiate da Pollone a Sordevolo e le lunghe chiaccherate con gli intellettuali del tempo, Casati, Carandini, Franco Antonicelli e tanti altri, senza dimenticare i cari amici Gustavo e Laura Colonnetti, che donarono al comune la biblioteca poi intitolata a mio nonno».
Era il periodo a cavallo tra prima e seconda guerra Mondiale, anni nei quali Croce si schierò apertamente contro il Regime Fascista.
Tre decenni dopo Andrea Benedetto Herling tornò nei luoghi tanto amati dal nonno: «Ho avuto in eredità non solo la casa, ma luoghi fantastici» spiega il fotografo «e amicizie indimenticabili. Ricordo con affetto Massimo Marchi, oggi apprezzato industriale biellese, l'inventore di giochi Martino Lombardini, l'amica Marisa Abate, il calzolaio e contadino di origini campane Nicola Castelluccio. Sono tutte persone care, luci che illuminano ancora oggi il mio cammino. Ricordo anche la signora Colonnetti, che era l'animatrice delle colonie estive, dove ci divertivamo a giocare e leggere».
Un cammino che venerdì scorso ha portato Herling fino al Borgo di Bagneri, accompagnato dalla guida Teodoro Maria Bizzocchi. La visita ha fatto riafforare nella mente dell'uomo tanti altri ricordi d'infanzia: «L'ultima volta che andai a Bagneri avevo cinque anni» racconta Herling. «Quando sono arrivato al Borgo ho percepito subito l'atmosfera di un luogo speciale: ho conosciuto il "custode" Pier Antoniotti, l'artista Cecilia Birsa e la giovane Lisa Presa, che gestisce il bellissimo bed and breakfast dove vorrei tornare presto per trascorrere qualche giorno».
Herling conclude il suo "ritorno al passato" con un pensiero proprio per il piccolo Borgo biellese: «Bagneri è un vero e proprio "giacimento creativo", un luogo bellissimo e ricco di storia, animato da tante persone speciali, il simbolo di come si possa essere felici tornando a scoprire e valorizzare le cose del passato».
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