Api e tessitura: rinascono i corsi di Pacefuturo

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Villa Piazzo a Pettinengo da anni è luogo di incontro di culture diverse, creatività e linguaggi dell’anima. È sede di Pacefuturo, l’associazione che tra le sue attività dal 2014 ha incluso l’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo. L’impegno nella gestione dei migranti ha fatto conoscere la realtà di “Pettinengo, paese che accoglie” anche a livello internazionale. Uno dei punti di forza, si ricorderà, era il coinvolgimento delle persone del luogo nelle attività dell’associazione. Questo avveniva anche attraverso i laboratori di tessitura, apicoltura, sartoria, terracotta e cosmesi, con brillanti risultati in termini di apertura nei confronti dei giovani migranti accolti e nell’ambito della creatività. Poi c’è stata una battuta d’arresto: il decreto Sicurezza ha drasticamente ridotto le risorse a disposizione dei gestori. Ne hanno fatto le spese i corsi di italiano per gli ospiti, gli operatori, il cui numero è stato fortemente ridotto, e tutta la serie di attività apparentemente collaterali che contribuivano a creare l’eccellente qualità dell’esperienza di accoglienza. Oggi Pacefuturo gestisce circa 130 richiedenti asilo, tra giovani e famiglie. Ci sono molti Pakistani, alcuni Georgiani, persone provenienti dall’Africa. Vivono nei centri di villa Piazzo, a villa Pasini e in tanti piccoli alloggi sparsi in tutto il Biellese.

Da quando è iniziato il nuovo anno Pacefuturo sta costruendo la rinascita dei laboratori dedicati alle attività artigianali. Spiega Massimo Giuseppe Bianchi, presidente dell’associazione: «Abbiamo ripreso le attività perché la Regione ci ha finanziato i progetti e questo ci fa molto piacere: per noi è un riconoscimento al nostro impegno, che ci auguriamo arrivi anche dal territorio». Dalla Direzione Sanità e Welfare della Regione sono arrivati 73mila euro per il corso di tessitura e sartoria, mentre il laboratorio di apicoltura, coordinato da Francesca Trucci, è finanziato con 48.800 euro dalla Presidenza del Consiglio dei ministri con i fondi dell’8 per mille.

L’articolo completo è su Il Biellese del 12 febbraio.

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