Appello di Albeltaro e Cossu: «Azzeriamo tutto e uniamoci»
L’invito dei due esponenti del centrosinistra è rivolto al Pd e alla coalizione che sostiene Fabrizio Cavalotti sindaco: «C’è ancora tempo per ricominciare»
Si era interrotto il 19 dicembre il dialogo tra una parte della sinistra biellese e la coalizione che sfiderà Enrico Moggio alle amministrative di giugno: da una parte il Pd, il Movimento 5 Stelle e il gruppo Revello Controcorrente. Dall’altra Marco Albeltaro e Corrado Cossu, portavoce provinciale di Alleanza Verdi e Sinistra. Fu Albeltaro ad abbandonare l’assemblea indetta quella sera a villa Ranzoni per presentare al pubblico il progetto elettorale: al momento dell’annuncio che il candidato sindaco sarebbe stato Fabrizio Cavalotti – fino a quel momento in carica come segretario del circolo cittadino del Pd – l’ex consigliere comunale decise di andarsene.
«Tempo prima avevo espresso l’idea di tornare a Cossato e impegnarmi politicamente» spiega Albeltaro. Oggi gestisce una galleria d’arte a Torino, ma è spesso in città per motivi familiari. «Il dialogo con le forze del centro sinistra mi ha coinvolto con interesse, ma per noi i presupposti erano che prima si parlasse del progetto elettorale e solo in un secondo tempo si pensasse a individuare il candidato sindaco. Durante l’incontro pubblico è stato ufficializzato il nome di Cavalotti a nostra insaputa e questo ha chiuso ogni possibile confronto, perché sono mancati i presupposti per proseguire la collaborazione».
Ora Albeltaro e Cossu però tendono la mano al Pd e alle altre componenti della coalizione: «Azzeriamo tutto e ricominciamo da capo. C’è ancora tempo. Confrontiamoci seriamente su un programma non generico, puntuale, che sia una risposta concreta alla situazione di evidente difficoltà in cui si trova la città. Questa amministrazione» sottolinea Albeltaro «non ha prospettiva politica. Riteniamo che 15 anni di opposizione debbano essere messi a frutto dando forma a un progetto credibile. Il Pd non può assumersi la responsabilità di dividere il centro sinistra». Cossu e Albeltaro propongono un azzeramento della situazione e una ripartenza inclusiva: l’efficacia del progetto elettorale deve essere ciò che tiene unita la coalizione, che dovrebbe provare ad accogliere anche realtà oggi escluse come Italia Viva. Dice Cossu: «Stiamo portando avanti nei maggiori centri piemontesi questa strategia di collaborazione, con risultati molto positivi: nel Biellese c’è il caso di Valdilana, non distante c’è quello di Ivrea. Il nostro invito è a ragionare insieme, per formulare un’alternativa credibile all’attuale amministrazione». La porta è aperta, diversamente si prospetta una corsa separata. «Noi non saremo assenti alle elezioni cossatesi. Ma la nostra intenzione è quella di unire, non dividere: diciamo al Pd che ci siamo, a condizione che siano rispettati il confronto e il metodo che, lo ripetiamo, deve prevedere un lavoro strategico sulla formulazione del progetto elettorale. Deve essere così credibile da convincere gli elettori a sceglierci: questo farà la differenza per il futuro di Cossato».
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