Biella, confronto sulle relazioni nell'era delle reti digitali
Il 54,1% parla con il figlio di ciò che quest’ultimo fa sul web, mentre il 53,2% ha disposto delle regole sui tempi di utilizzo. Il social network preferito dalle famiglie è WhatsApp, che ospita la maggior parte dei collegamenti familiari (l’82%), su Facebook invece se ne verificano poco più della metà. L’applicazione di messaggistica istantanea è il social in cui gli intervistati sono più presenti con un profilo attivo. È quanto emerge dal rapporto del Centro internazionale studi sulla famiglia che ha realizzato oltre 3mila rilevazioni sulle “relazioni familiari nell’era delle reti digitali”. E proprio sul tema educativo, guardando a bullismo e cyber-bullismo, si sono confrontati a Biella alcuni esperti, invitati dall’associazione “Insieme è… di più”, di cui è presidente Elisa Incoronato Gobbi. Un convegno che ha visto la partecipazione di Antonio Martinotti responsabile del SerD dell’Asl di Biella e di Spazio Ascolto Adolescenti Spaf, Maria Addolorata Ragone dirigente scolastico del Liceo “G. & Q. Sella” di Biella e della scuola media statale “Dante Alighieri” di Vigliano Biellese, Sandro De Vecchis sostituto commissario della Polizia Postale di Torino e don Gianni Moriondo direttore dell’Oratorio Don Giovanni Bosco dei Salesiani di Vigliano Biellese. A moderare il dibattito Cinzia Sabatino referente bullismo dell’Ufficio Scolastico di Biella. Intanto per il 7 febbraio è annunciata la giornata “Un nodo blu contro il bullismo”.
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