Biella, martedì consiglio comunale: in aula il voto sugli aumenti per sindaco e assessori
Il destino ha voluto che martedì prossimo al teatro Sociale, dove si riunirà il consiglio comunale di Biella, oltre che della crisi di giunta appena conclusa con cavalli di ritorno e nuove entrate tra gli assessori, si dovrà par- lare anche delle indennità spettanti agli amministratori. Per una strana coincidenza, infatti, al quarto punto dell’ordine del giorno ci sarà la discussione per l’approvazione di una variazione al bilancio di esercizio 2022-2024, al cui interno dovranno essere recepiti i nuovi aumenti di stipendio per sindaco e assessori. Inevitabilmente, a nostro parere, ciò contribuirà a gettare ulteriore benzina sul fuoco dopo le polemiche di questi giorni per la soluzione della crisi aumentando da 7 a 9 i posti nella giunta. La norma che concede l’aumento delle indennità di carica, rientra nella legge di bilancio approvata lo scorso dicembre in Parlamento. Si tratta di un provvedimento che è stato sollecitato da parte dell’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, per porre rimedio a una situazione in cui i sindaci si erano ritrovati, sull’onda dell’antipolitica, a percepire sti- pendi veramente modesti, rispetto alla mole di lavoro e di responsabilità che debbono quotidianamente affrontare. Ciò aveva anche fatto verificare una certa difficoltà da parte dei partiti nel reperire candidati autorevoli alle cariche comunali alle ultime elezioni amministrative.
Si tratta di un aumento, che riguarda tutti i Comuni, con valori diversi, legati alla popolazione e al fatto se siano o meno capoluogo di provincia o area metropolitana, contro il quale nessuno dei partiti rappresentati in Parlamento si è opposto. Anzi, rispetto alla prima stesura, che prevedeva che per applicare questi aumenti sarebbe stata necessaria una specifica deliberazione del consiglio comunale, un emendamento proposto dal Partito Democratico ha invece cercato di rendere la misura più automatica, prevedendo che fosse necessaria solo una variazione di bilancio.
La maggiore spesa non peserà sul Comune, perchè sarà a totale carico dello Stato che metterà a disposizione le somme necessarie. La legge è piuttosto complessa nella sua applicazione e prevede, innanzitutto, l’introduzione graduale degli aumenti, con rate nel 2022, nel 2023 e, quella finale, nel 2024, anno in cui le nuove retribuzioni, più ricche, andranno a regime. Ogni Comune potrà rece- pirla quando meglio crede nel corso dell’anno, senza che i destinatari delle somme ne subiscano l’effetto, visto che è pre- visto il pagamento degli arretrati dallo scorso mese di gennaio.
Il meccanismo fa riferimento all’indennità spettante al presidente della Regione e prevede, a regime, il raggiungimento di questa somma per il 100 per cento per i sindaci delle aree metropolitane, per l’80 per cento per i capoluoghi di regione e di provincia con oltre 100mila abitanti, per il 70 per cento per i sindaci di capoluoghi di provincia fino a 100mila abitanti e poi ascendere per gli altri Comuni in base alle diverse fasce di popolazione residente. Il caso di Biella è proprio quello che, nella circolare esplicativa dell’Anci, aumenta l’indennità fino alla misura del 70 per cento di quella del presidente della Regione Piemonte. Tradotto in soldoni ciò significa che rispetto all’indennità attuale del sindaco di Biella pari a 3.718 euro lordi mensili, a partire dal 2022 Claudio Corradino vedrà aumentare il suo stipendio a 6.419 euro lordi, dal 2023 a 7.770 e, verso la fine del mandato, nel 2024, a 9.660 euro, sempre lordi. Il suo vicesindaco Giacomo Moscarola, che attualmente percepisce 2.789 euro lordi mensili, salirebbe a 4.814 nel 2022, a 5.827 nel 2023 e a 7.245 nel 2024, mentre agli assessori e al presidente del consiglio comunale, che oggi ricevono 2.231 euro lordi, lo stipendio sarà aumentato a 3.852 nel 2022, a 4.662 nel 2023 e a 5.796 nel 2024, importi sempre da considerare al lordo.
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