Biella, sedici biciclette saranno messe a disposizione dei Servizi Sociali
A fine 2020 la Giunta di Biella aveva assunto la decisione di non rinnovare la gestione della piattaforma di “Bicincittà”: il servizio di noleggio automatico di biciclette pubbliche presso il Comune di Biella. A spingere l’Amministrazione verso quella decisione era stata l’analisi relativa ai dati di utilizzo e ai costi di gestione: nel corso del 2019 infatti gli abbonati al servizio risultavano appena 22 e in dodici mesi non vi era stato alcun prelevamento dai cicloposteggi. In sette anni la spesa per mantenere attivo il servizio era ammontata a quasi 50 mila euro, per un impegno di spesa medio annuo di 7 mila euro.
Non solo, ma oltre a non esserci stati prelevamenti di biciclette nel corso di un intero anno solare, il bike sharing era finito più volte ostaggio dei vandali, con molte biciclette di fatto abbandonate, che erano così state rimosse dal suolo pubblico e depositate nei magazzini comunali.
Nel corso dell'ultima Giunta l'amministrazione ha deciso di promuovere un nuovo modello di welfare sostenibile atto a favorire la mobilità delle persone prive di mezzi, in carico ai Servizi Sociali, per facilitare gli spostamenti e acquisire una autonomia che consenta loro di “sganciarsi” dal circuito dell’assistenza. Si è così deliberato di mettere a disposizione dei Servizi Sociali sedici biciclette, che a seguito della cessazione della piattaforma di gestione del circuito “Bicincittà”, erano state abbandonate.
«Il progetto proposto, oltre a promuovere la mobilità, ha un valore sociale e generativo, perché consente alle persone prive di mezzi di spostarsi sul territorio e di non dover rinunciare alle opportunità lavorative che possono presentarsi - spiega l'assessore alle Politiche sociali e assistenziali Isabella Scaramuzzi -. La mancanza di mezzi rappresenta un grosso ostacolo all’acquisizione dell’autonomia. Queste biciclette potranno essere messe a disposizione di utenti dei Servizi Sociali per raggiungere agevolmente il centro di Biella o il luogo di lavoro in assenza di mezzi pubblici».
Il beneficiario della bici ne diventerà il custode e dovrà assumersi l’obbligo di eseguire per proprio conto e a proprie spese, durante il periodo di assegnazione, tutte le attività di manutenzione ordinaria della bicicletta al fine di mantenere in efficienza e in sicurezza il mezzo. «A fine anno verificheremo se questo progetto ha prodotto gli effetti che ci auspichiamo e quante persone hanno potuto raggiungere la loro autonomia» conclude l’assessore Scaramuzzi.
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