Cambiamento climatico, le azioni della Regione Piemonte

Il presidente Alberto Cirio e l’assessore all'Ambiente Matteo Marnati sono intervenuti al Consiglio regionale aperto straordinario dedicato al cambiamento climatico.
Nel suo intervento Cirio ha sostenuto che «la Regione Piemonte è fortemente consapevole che il cambiamento climatico, per altro aggravato dalla crisi pandemica, sia una sfida mondiale che mostra i propri effetti anche sul nostro territorio e che richiede interventi politici indifferibili. Oggi però siamo anche di fronte ad una nuova consapevolezza, non solo da parte dei decisori politici, ma anche di cittadini e imprese. E questa assemblea ne è il paradigma».
«Dal 2021 la Commissione europea e il nostro Governo hanno costruito nuove norme per affrontare la transizione ecologica - ha aggiunto - ma la nostra Giunta ha agito ben prima e a giorni approderà in Consiglio per la discussione finale il Piano energetico ambientale, che fornirà la linea di azione sul comparto energetico e su temi quali la decarbonizzazione e il sostegno ai sindaci nel percorso di transizione energetica». Infine, ha ricordato il monitoraggio del territorio compiuto da Arpa, il Portale sul Clima in Piemonte online disponibile per tutti, il progetto di un Osservatorio sul cambiamento climatico.
«Il clima non segue i confini politici e fisici - ha osservato Marnati - ci vuole un approccio globale ma anche sostenibile, scevro di ipocrisie, proposte alla moda piuttosto che concrete, sprechi di tempo e di risorse. Alle proteste e alle azioni aggressive preferiamo azioni intelligenti. Non è più il momento della protesta, ma della concretezza. Sono pronto ad incontrare giovani e associazioni che vorranno suggerire, condividere e sostenere le nostre misure e strategie».
«A chi ci accusa di scarsa politica ambientale - ha proseguito l'assessore - rispondo che abbiamo messo in campo azioni concrete i cui risultati non si vedranno domani ma nel tempo, come la riforma della gestione dei rifiuti, che punta su economia circolare e bioeconomia, il Piano di tutela delle acque, il Piano energetico ambientale, le linee guida per lo sviluppo del mercato volontario dei crediti di carbonio nelle aree urbane e per la valorizzazione dei sistemi ecosistemici, il progetto Urban Forestry per definire le migliori specie arboree da piantumare per ridurre gli inquinanti e assorbire più anidride carbonica possibile, la gestione dei progetti del Pnrr e molto altro».

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