Candelo ricorda la fine della Grande guerra con tre eventi
Nel 1918 la Grande Guerra finì, ma non terminò il dolore. La sofferenza dei reduci, delle vedove, degli orfani, delle mamme che persero i loro figli restò impressa nel cuore della comunità candelese. Oggi il paese ricorda il destino ingeneroso dei suoi antenati con il lavoro svolto negli ultimi tre anni e mezzo dal circolo Mosaico: un’opera di ricerca accurata tra i documenti e i ricordi delle famiglie.
La memoria raccolta in questi mesi sarà stampata in un libro, “Candelo nella Grande Guerra”, che sarà pronto a giorni (in foto la copertina). Spiega Franca Spina, presidente del circolo Mosaico: «Questa è la conclusione del progetto, ma non della ricerca. Al nostro lavoro, iniziato a gennaio del 2015, si sono aggiunte sempre più persone, ognuna con il proprio contributo. L’obiettivo era restituire una parte importante della storia alla nostra comunità».
I soci del Mosaico, dice Franca Spina, in questi tre anni hanno imparato a fare di tutto: anche a recitare. E domenica alle 17, insieme a “Candeloincoro” diretto da Stefania Vola e alla banda di San Giacomo guidata da Pieraldo Falla, verrà portata in scena nella chiesa di San Lorenzo la rappresentazione “Letti i nomi dei caduti candelesi rispondono presente”.
L’articolo completo su Il Biellese del 19 ottobre.
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