Cartolandia chiude a fine settembre. Il saluto di Angelo

Era l’unica edicola dell’alto Triverese. «Nessuno ha voluto rilevarla. Spaventa l’impegno, soprattutto il lavoro di sabato e festivi»

Angelo Tresoldi alla fine ha deciso di chiudere i battenti. L’edicolante di frazione Lora racconta: «Sono in pensione ormai da un paio di anni, mi spiace perché viene meno un servizio per i miei concittadini, ma non posso continuare ad esercitare questo lavoro. Vorrei un po’ di tempo anche per me, i miei interessi, i miei nipoti...».

Così Cartolandia, l’attività che da oltre un ventennio (da quando l’edicolante aveva rilevato il negozio dalle signore Bergoglio e Taglia) era condotta da Tresoldi, cesserà di esistere con la fine di settembre. «Avremo poi ancora un mesetto per svendere gli articoli di magazzino o per effettuare il servizio per i libri di scuola» spiega Tresoldi. «Ma ormai il destino è segnato. Ripeto mi spiace tantissimo, ma in questi due anni non siamo riusciti a trovare una soluzione diversa».

Quando è andato in pensione, Angelo Tresoldi si augurava di poter trovare qualcuno a cui cedere la propria attività, qualcuno che proseguisse nell’offrire un servizio alla parte alta del Triverese. «In questi due anni» racconta l’edicolante «alcune persone si sono fatte vive e hanno chiesto informazioni, ma non siamo mai neppure giunti a discutere l’aspetto economico. Io mi sarei accontentato veramente di poco, pur di vedere che l’attività proseguiva. Invece tutti si sono spaventati quando hanno capito il tipo di impegno che questa attività richiede: dagli orari (6-19) con solo un po’ di pausa per il pranzo, ma comunque con un impegno di dodici ore al giorno, al fatto che si lavora anche il sabato e la domenica mattina, cosa necessaria in quanto legata alla vendita dei giornali. Io poi effettuavo anche la consegna a domicilio... Insomma a 65 anni devo fermarmi. Però purtroppo nessuno vuole raccogliere il testimone».

Ora, godendosi la pensione, Angelo Tresoldi spiega che avrà più tempo da dedicare alle sue passioni: le collezioni di libri e figurine, le visite ai mercatini, le passeggiate in montagna e, soprattutto, i miei nipotini. Per tanti anni ho dovuto rinunciare a molte di queste cose per il lavoro».

Ultima, grande soddisfazione, oltre all’affetto che la clientela sta manifestando in queste settimane, la vittoria al concorso vetrine indetto per il passaggio del Giro d’Italia. «Con la nostra bici rosa, realizzata con tanta pazienza, scrivendo sulle magliette di carta i nomi di tutti i vincitori della corsa, abbiamo ottenuto il primo posto. È stato molto bello».

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