Attualità
Mercoledì 29 Novembre 2023
Cavaglià, lettera del sindaco contro la violenza
«Dobbiamo trasmettere ai ragazzi, fin dalla giovane età, l’importanza del rispetto e dell’educazione»
Il sindaco di Cavaglià Mosè Brizi interviene con una lettera aperta ai cittadini nella giornata contro la violenza sulle donne.
«Nessuno possiede una persona» dice il sindaco. Alle donne il sindaco ricorda che «non c’è scritto da nessuna parte che bisogna per forza avere un fidanzato, compagno o marito. Una persona che sta con noi deve essere un motivo di gioia, una situazione che migliora la nostra vita. Noi adulti, in qualità di genitori e amici abbiamo il dovere di dirvi di stare attente ai loro comportamenti. Ai primi segnali di possessività, gelosia eccessiva o paranoia, parlatene subito con i genitori o le forze dell’ordine, se ritenete che la situazione possa potenzialmente diventare pericolosa o possa anche solo iniziare ad infastidirvi. Non lasciatevi intimorire da subdoli ricatti».
Il sindaco punta poi l’attenzione sulla funzione legislativa e sul potere esecutivo: «Ben vengano queste iniziative, con le fiaccolate e le azioni per sensibilizzare il problema» continua Brizi. «L’importante è trasmettere ai ragazzi, fin dalla giovane età, l’importanza del rispetto e dell’educazione. Vi è però un’altra parte, estremamente importante, della quale si sente poco parlare nelle interviste o nei programmi televisivi, quando ci si interroga sulla soluzione del problema. Oltre agli insegnamenti, alla cultura, al sostegno bisogna avere il coraggio di prendere atto che, senza la certezza di pene esemplari il problema si risolve solo in parte. Se chi è in procinto di commettere certi reati, sa che cosa gli potrà succedere dopo, ci sono buone probabilità che si ravveda. Almeno un soggetto su due sicuramente “guarisce” e questo vuol già dire salvare delle vite innocenti. Le pene esemplari ovviamente non devono solo essere messe in atto dopo l’omicidio. Devono essere messe in atto anche quando c’è chi inizia ad infastidire una donna e devono servire da deterrente. Ovviamente alla certezza della va affiancata la certezza del colpevole, con una seria e attenta valutazione a priori. La caccia alle streghe non è contemplata in una società civile ed evoluta».
© RIPRODUZIONE RISERVATA