Cavaglià, restaurato il monumento ai Caduti

Decisivo il contributo del gruppo alpini con interessamento della Fondazione CRB

È stato completato il restauro del monumento ai Caduti di Cavaglià, grazie agli alpini. Il monumento, inaugurato nel 1927, è così pronto per festeggiare il centenario. È composto da una grande statua in bronzo raffigurante la “Vittoria alata” che solleva fronde di palma e da una base di sienite della Balma con finitura lucida. Il bassorilievo è disposto su tre facciate che raffigurano frontalmente una scena della guerra di trincea, con due soldati che lanciano granate mentre un terzo sostiene un commilitone colpito a morte. Lateralmente sono raffigurati un soldato di sentinella che regge il fucile e due soldati seduti in un momento di riposo, uno dei quali sta scrivendo una lettera e la scritta Cavaglià in bronzo.

Le due cimase laterali, sempre in sienite con epigrafi dei Caduti in ottone e bronzo, sono applicati con spinotti e bloccante. Per il basamento lapideo l’intervento è consistito nella disinfestazione e rimozione di depositi superficiali, macchie e incrostazioni del basamento lapideo, rimozione di ossidi e trattamento per l’arresto dell’ossidazione e trattamenti per la protezione. Statua e bassorilievi bronzei sono stati oggetto di pulitura meccanica e chimica, pulitura acquosa, stuccatura e applicazione di strati di resina acrilica addizionata con inibitore della corrosione e poi lucidatura.

«Il monumento rappresenta un simbolo che ben raffigura il sacrificio dei nostri tanti Caduti, il cui ricordo non può essere dimenticato ma bensì tramandato, ad esempio, alle future generazioni» dicono gli alpini. «Il nostro gruppo, da sempre riconoscente negli ideali e nei valori che i nostri padri hanno donato alla patria, sacrificando la propria vita per la libertà e la democrazia, ha voluto realizzare l’opera riportando il monumento al suo stato iniziale. L’intervento è costato oltre 24mila euro, finanziato dal Gruppo Alpini di Cavaglià, con un contributo di 2.500 euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Sotto l’attenta guida della Soprintendenza, è stato realizzato dalle restauratrici Francesca Cardona e Martina Trento che ringraziamo per la dedizione, l’entusiasmo e la passione dimostrata nell’esecuzione».

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