Chiuso per motivi di sicurezza l'Istituto Superiore del Cossatese e Vallestrona a Vallemosso

Da domani, mercoledì 6 febbraio, l’Istituto Superiore del Cossatese e della Vallestrona di Vallemosso resterà chiuso. Lo ha annunciato il vicepresidente della Provincia di Biella, Emanuele Ramella Pralungo, in una conferenza stampa organizzata in tarda serata. Dalle analisi effettuate dallo studio ingegneristico GBRG Engineering di Milano sono stati riscontrati diversi problemi di sicurezza della scuola, in particolare nei pilastri, con il calcestruzzo che aveva una capacità inferiore a quella prevista dalla legge: il 65% dei campioni analizzati non rispettava gli standard minimi previsti negli anni ’70 (la scuola era stata costruita nel 1975 e collaudata nel 1978).
«La Provincia ha deciso di controllare tutte le scuole del Biellese di sua iniziativa» spiega Ramella Pralungo. «Dalle verifiche emerse finora questo è il solo caso critico. La sicurezza degli studenti, dei docenti, del personale viene prima di tutto. Per questo, quando in mattinata sono arrivati i risultati della perizia ingegneristica abbiamo subito chiesto al comune di Valdilana e al prefetto di emettere un’ordinanza per chiudere l’edificio».
Gli studenti resteranno a casa per una settimana, in attesa di essere ricollocati in altri istituti. «Ci stiamo già muovendo» prosegue il vicepresidente della Provincia, «insieme al prefetto, al provveditore e al comune di Cossato. Si parla di circa 250 studenti e 12 aule». Tante le ipotesi sul tavolo: alcuni ragazzi potrebbero essere sistemati nella scuola media di Mosso, altri magari nella sede centrale dell’Istituto del Cossatese e della Vallestrona a Cossato.
«Da domani verranno effettuate ulteriori analisi» evidenzia Ramella Pralungo. «Al momento lo studio ingegneristico ha preso in esame solo la parte portante, il prossimo passo sarà perforare e controllare l’intera struttura. Non lasceremo nulla al caso. Chiederemo al progettista di mettere la scuola in sicurezza sul piano sismico e statico il più velocemente possibile, ricostruendo i pilastri. Il costo totale dell’operazione sarà tra il milione e il milione e mezzo di euro e inciderà non poco sulle casse dell’ente. Ma è un intervento fondamentale, che viene prima di qualsiasi altro. Credo che entro settembre del 2019, dunque in tempo per il nuovo anno scolastico, riusciremo a riaprire l’edificio. Di sicuro manterremo la succursale del Cossatese in valle, non taglieremo mai le sedi distaccate di nessun istituto in nessuna parte del territorio».

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