Dall’1 gennaio sarà obbligatorio indicare l’ingrediente principale di ogni prodotto per garantire la tracciabilità
Sono stati firmati i decreti che salvano la spesa Made in Italy con l’obbligo di indicare in etichetta dal primo gennaio 2022 la provenienza dell’ingrediente principale, dal riso al latte, dai formaggi ai salumi fino ai derivati del pomodoro. Lo rende noto la Coldiretti dopo l’annuncio del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli.
«Questi provvedimenti rappresentano un passo determinante» spiegano il presidente di Col- diretti delle province di Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il direttore Francesca Toscani «per dare garanzia di origine al Made in Piemonte come riso, latte, salumi e formaggi: consentirà di impedire che vengano spacciati come Made in Italy prodotti di bassa qualità provenienti dall’estero che non rispettano i rigidi paramenti di qualità di quelli nazionali. L’Italia, che è leader europeo nella qualità, ha infatti il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari dell’Ue poiché in un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della tracciabilità con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti, venendo in- contro alle richieste dei consumatori italiani ed europei.
Ora resta ancora anonima l’origine dei legumi in scatola, della frutta nella marmellata o nei succhi, del grano impiegato nel pane, biscotti o grissini senza dimenticare la carne o il pesce venduti nei ristoranti». L’etichettatura di origine obbligatoria dei cibi è una battaglia storica della Coldiretti ed è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi del l’Unione Europea nel 2002 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia.
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