"Come fosse vetro", la canzone del Covid del tecnico di radiologia Filippo Bristot. Video

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"Come fosse vetro" è una canzone che invita ad "accettare le regole" e "rispettare le distanze", ma lo fa in modo differente da quello che propongono i media. Un modo ironico, ma nello stesso tempo critico, sempre nel rispetto di chi di questa patologia sta soffrendo. Operatori, pazienti, parenti.
"Come fosse un vetro" è la canzone scritta da Filippo Bristot, tecnico di radiologia che lavora all'ospedale di Biella, nei giorni della seconda ondata del Coronavirus. A cantarla sono lo stesso Bistrot e la collega Valeria Arseni. Il titolo è "Come fosse vetro" proprio perché i polmoni segnati dal Covid appaiono all’esame delle lastre smerigliati come vetro. «Questa volta, insieme a Valeria, ho voluto dare un segnale forte, anche di solidarietà. Abbiamo deciso di devolvere tutti i proventi a I.D.E.A. Italian Doctors for Emerging Africa, a sostegno dei loro progetti benefici in Uganda» spiega Bristot. Il singolo è acquistabile al costo simbolico di 0.99 euro su iTunes ed Amazon Music. All'incisione della canzone hanno partecipato anche Filippo Marazzato, Giulio Ferro, Jacopo Tricoli, Rossana Longo e Viola Penna.
Su Il Biellese di venerdì un ampio servizio al riguardo.

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