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Ogni venerdì pomeriggio un gruppo di donne si ritrova in via Vercelli a Biella, nella sede dell’associazione di volontariato “Incontromano”. C’è chi cuce, chi lavora a maglia, chi disegna. Qualcuna prepara il té da bere insieme ai dolci preparati da qualcun’altra. I bambini intanto giocano in uno spazio dedicato a loro. A volte si ascolta la musica, a volte si chiacchiera. Si stringono relazioni di fiducia, spesso di amicizia, essenziali per le donne che dall’Africa sono arrivate a Biella e oggi vivono nei centri di accoglienza.Spiega Donata Ferrario, presidente di “Incontromano”: «Il progetto si chiama “Storie intrecciate” ed è rivolto alle donne migranti, ma anche a tutte le altre».
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