Sono i numeri a dare la dimensione del superlavoro della Centrale 118 di Novara, Vercelli, Biella e Vco durante l’emergenza-coronavirus: in alcuni periodi, per esempio, la percentuale di aumento di interventi su richieste di soccorso è stata superiore al 400%. «Credo che non siano necessari ulteriori commenti» afferma il dott. Roberto Gioachin, direttore della Struttura Emergenza 118 del quadrante». Sono numeri che letti oggi, quando la situazione si è relativamente calmata, fanno davvero impressione e danno la misura dell’enorme impegno messo in campo da tutti gli operatori del 118. Se siamo riusciti a svolgere al meglio il nostro difficile compito, tenendo presente che siamo noi quelli in prima linea, il merito va scritto a tutti gli operatori che si sono sacrificati senza risparmiarsi». «In piena emergenza» continua Gioachin «abbiamo però anche scoperto la grande solidarietà di tantissime persone, associazioni, fondazioni, che con le loro donazioni che ci hanno permesso di affrontare con maggiore sicurezza gli interventi sul territorio e ci hanno fatto sentire la vicinanza della popolazione».
Ecco i numeri: le richieste di soccorso dal 22 febbraio al 14 maggio scorso sono state 28.424 contro le 19.839 dello stesso periodo nell’anno precedente, vale a dire quasi il 48% in più. Ma il mese più critico, vale a dire marzo, ha visto una percentuale di crescita del 100%. I dati servono anche a comprendere il progressivo ridursi dell’emergenza: infatti, man mano che ci si avvicina a maggio le percentuali decrescono: si arriva, ad esempio, ad un +73% dal 22 febbraio al 14 aprile per scendere al 48% di metà maggio, come visto. Più impressionanti le medie giornaliere di interventi del 118: 472 fino al 31 marzo (erano 210 l’anno precedente, ovvero meno della metà), per scendere poi a 227 a maggio (in linea con lo scorso anno). E’ evidente la progressiva discesa del fenomeno.
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