Coronavirus, i controlli della Polizia locale a Biella nelle zone della movida

La Città di Biella non ha previsto “zone rosse” o chiusura di strade e piazze, ma a partire da ieri la Polizia locale ha effettuato dei controlli mirati per verificare le corrette applicazioni di ordinanze e decreti in tema di contenimento Coronavirus. E’ quanto è stato concordato durante il tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunito in Prefettura nei giorni scorsi.
La pattuglia serale della Polizia locale di Biella, in servizio dalle 20 alle 2 del mattino, ha concentrato e lo farà in questi altri due giorni, il servizio con apposite verifiche in tema di rispetto delle normative anti-Covid, con particolare attenzione nelle zone della movida. L’obiettivo è quello di evitare la nascita di assembramenti e di controllare il corretto utilizzo delle mascherine anche all’aperto.
Il sindaco Claudio Corradino nei giorni scorsi ha rivolto un appello, rivolto in particolare ai più giovani: «Come ho già avuto occasione di sottolineare negli scorsi giorni non abbiamo intenzione di prevedere zone rosse o la chiusura di strade o piazze, ma ci aspettiamo da parte di tutti un atteggiamento di responsabilità e consapevolezza. Mi rivolgo in particolare ai più giovani, perché ho verificato personalmente durante gli scorsi fine settimana una scarsa attenzione sul tema: evitiamo comportamenti irresponsabili, perché a rischio non c’è solo la vostra salute ma anche quella dei vostri cari e in particolare dei vostri nonni. Uscite, divertitevi, ma consapevoli del momento che stiamo attraversando: utilizzate la mascherina, manteniamo le distanze di sicurezza ed evitiamo assembramenti».
Aveva aggiunto il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Giacomo Moscarola: «Sono controlli mirati, per monitorare la situazione specialmente nei luoghi della movida, come in Riva e in piazza Duomo. Un comportamento responsabile contribuirà a evitare di dover assumere provvedimenti più restringenti. Chiediamo senso di responsabilità anche agli esercizi pubblici, meglio sacrificarsi oggi e rinunciare a un paio di tavoli per garantire il distanziamento piuttosto che giungere di nuovo al punto di dover assumere provvedimenti penalizzanti».
Per il momento nessuna chiusura di strade e piazze: «Come ho già spiegato chiudere piazza Duomo piuttosto che via Italia – ribadisce il sindaco Claudio Corradino -, non è la soluzione, sposterebbe solo altrove il problema. Con questa azione il governo ha semplicemente scaricato la responsabilità sui sindaci per non doversi giustificare con l’opinione pubblica. Siamo dalla parte dei cittadini e di tutte quelle categorie già pesantemente penalizzate in chiave economica da questa pandemia, ma è doveroso un appello di richiamo al senso di responsabilità».

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