Corradino: «Dopo un lungo lavoro, approvato il piano per garantire un futuro alla Seab»

A seguito dell’approvazione dell’atto di indirizzo per il Piano Concordatario della società Seab Spa questa la dichiarazione del sindaco Claudio Corradino: «L’approvazione della proposta del Piano Concordatario, arrivata con un’ampia maggioranza, è figlia di un lungo lavoro di confronto, di riflessioni e analisi proseguite per mesi. Sin dal principio ho sempre sostenuto che era mia ferma intenzione raggiungere una soluzione per mettere la società partecipata Seab Spa nelle condizioni migliori per avere un futuro, ma occorreva valutare il percorso ottimale nell’interesse della società, dei suoi dipendenti, ma anche del Comune di Biella. Il risultato raggiunto con l’approvazione di ieri in Consiglio comunale credo che sia una soluzione più che soddisfacente».
Il Comune di Biella delibera il passaggio a Tari, ma solamente a partire dal 2022: «E’ la soluzione migliore per più motivi – prosegue il primo cittadino -. In primis a tutela delle attività economiche pesantemente colpite dai lockdown. A differenza di chi proponeva un passaggio immediato a Tari, noi in tutti i modi abbiamo lavorato per evitare immediati aumenti della bolletta in un anno che per molti ha comportato un netto calo del fatturato. Inoltre la manovra da un lato non comporterà conseguenze per Seab e dall’altro ci mette nelle condizioni per preparare al meglio a livello logistico e amministrativo i passaggi propedeutici. Tengo a precisare che della Tarip ci sono aspetti da salvare e a lungo ho considerato l’ipotesi del mantenimento, ad esempio ci sono da considerare i risultati conseguiti in termini di percentuale della raccolta differenziata, ma reputo che messa in sicurezza l’azienda dovrà essere rivista tutta la modalità di raccolta dei rifiuti della città».
In conclusione il sindaco Corradino aggiunge: «Credo che come ci siano dei demeriti da spartire del perché si è giunti a questo punto, ci sono però anche da evidenziare i meriti che hanno portato all’approvazione del piano. Non nascondo di aver avuto delle perplessità sul ritorno a Tari, ma in un quadro complessivo è la soluzione migliore e questo ha trovato una conferma decisiva nell’autorevole studio svolto dai consulenti esterni proprio per avere ulteriori garanzie sul percorso che si stava intraprendendo. Credo che si sia lavorato con scrupolosità e senso di responsabilità: sono solo dispiaciuto del fatto che, al termine di un ampio e anche vivace dibattito, non si sia giunti a un voto unanime. I movimenti civici, dopo aver fatto ostruzione con la proposta di ben 15 emendamenti molti dei quali francamente fini a se stessi, si sono chiamati fuori dal piano astenendosi. Come primo cittadino ho lavorato per trovare il miglior compromesso possibile spinto dal senso di responsabilità, che tutti, su questa vicenda, avrebbero dovuto tenere a tutela dei dipendenti, della società e dei bilanci del Comune».

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