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«Ormai li abbiamo dentro casa e nessuno fa nulla». Plinio Brazzale rivolge un appello, tramite il nostro giornale, affinché qualcuno prenda a cuore la situazione dei cinghiali. Lui ogni sera deve partire da Lessona perché la mamma Anna, ottantacinquenne che abita a Ronco di Cossato, gli telefona chiedendo aiuto.«I cinghiali si sono impossessati di tutto, arrivano fino alla porta di casa» spiega Brazzale che poche sere fa se n’è ritrovato dodici in cortile e la sera successiva è stata attaccato da uno dei quattro che stavano pascolando tra i vasi, a ridosso della scala, e ha dovuto rifugiarsi dentro casa.«Fortunatamente ero vicino alla porta e sono scappato dentro perché l’animale, un adulto di notevole dimensioni, nonostante facessi luce con la pila, facessi rumore e urlassi, ha cercato di caricarmi anziché scappare».I segni del passaggio dei cinghiali è chiaro: scavano, rompono, devastano tra i vasi e le aiuole. «Qualche tempo fa il cagnolino di mia madre all’arrivo dei cinghiali ha abbaiato e ha cercato di farli fuggire. Lo hanno caricato e lui è scappato su per la scala. Un cinghiale lo ha inseguito e ha fatto addirittura cinque gradini. La situazione non è più sopportabile».
L’articolo completo è su Il Biellese del 15 maggio.
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