Cossato, murales d'artista per il mercato coperto

Il talento di Gioele Bertin, Francesca Melina e della loro “cru”, il gruppo di artisti con cui collaborano, lascerà un segno anche a Cossato. Il loro intervento di arte urbana cambierà il volto del mercato coperto in piazza Croce Rossa, oggi in attesa di un’opera di riqualificazione.

Il progetto si chiama “For hum” ed è il risultato di un accordo tra l’associazione di promozione sociale Better Places e il comune. Spiegano gli assessori Cristina Bernardi e Sonia Borin, che si stanno occupando dell’intervento  al mercato coperto: «Per la fine di febbraio è previsto l’inizio dei lavori di rifacimento della pavimentazione, la chiusura con porte scorrevoli e la riqualificazione della struttura. L’intervento dovrebbe essere concluso entro maggio. Da quel momento potrà cominciare l’opera dei ragazzi di Better Places: abbiamo pensato di contattarli per rendere più bella l’area oggi degradata, e perché riteniamo che le pareti decorate siano un invito per vandali e writers a non deturpare l’edificio con scritte e graffiti, come è accaduto finora».

• IL PROGETTO “FOR HUM” Gli artisti che coordineranno il progetto sono Gioele Bertin e Francesca Melina, duo fondatore della “Howler Monkey Cru” che negli ultimi due anni ha prodotto interventi di arte urbana in tutto il Biellese. I due giovani saranno affiancati in quest’opera da alcuni artisti e da Better Places, l’associazione di cui fanno parte insieme a Marco Bresciani, Fabio Bertoli, Eleonora Scordo e Roberto Melis.

I lavori realizzati nel Biellese da Bertin e Melina sono molti: tra questi la riqualificazione del lanificio Botto di Miagliano, la decorazione della scuola di Mongrando e il murales nell’area feste di Lessona. Ogni volta i due artisti hanno definito il soggetto ispirandosi al luogo in cui doveva essere realizzato, tenendo conto di storie, leggende e suggestioni del posto.

Anche per il mercato coperto cossatese è previsto un lavoro di approfondimento prima di realizzare l’opera.

• IL PERCORSO PARTECIPATO Spiegano infatti Francesca Melina e Roberto Melis, vicepresidente di Better Places: «Vogliamo coinvolgere la gente nell’individuazione di idee che ci serviranno per sviluppare la realizzazione artistica. Cercheremo di entrare in contatto soprattutto con chi frequenta abitualmente la struttura».

Da mercoledì quindi i ragazzi disporranno di uno spazio all’interno del mercato coperto, dove allestiranno la loro postazione per raccontarsi e chiacchierare con i passanti.

«Raccoglieremo spunti e stimoli durante lo svolgimento del mercato» dicono Bertin e Melina «ma non soltanto in quei giorni: vogliamo confrontarci anche con chi frequenta il centro incontro e tutti gli altri spazi».

Saranno programmati anche incontri pubblici per favorire una partecipazione il più ampia possibile. «Il risultato conterrà il contributo di tutti» dice Bernardi. «In questo modo speriamo di riuscire a coinvolgere anche i giovani che finora hanno disegnato sulle pareti. Sentendosi parte del progetto saranno invogliati a rispettare l’opera una volta che sarà finita. E poi stiamo immaginando di lasciare uno spazio vuoto per chi vuole esprimere la propria creatività, senza imbrattare gli altri muri».

Definito il soggetto, la seconda parte del lavoro prevede la realizzazione dell’opera vera e propria. «Noi ci occuperemo solo di una parte del murales: l’intervento è molto ampio» dice Bertin «perciò chiameremo artisti che provengono da differenti realtà. Ognuno di loro reinterpreterà l’input raccolto durante il percorso partecipato, e accanto al murales indicheremo titolo dell’opera e biografia dell’autore. La nostra idea è di far emergere l’arte urbana in tutte le sue forme».

Il murales al lanificio di Miagliano.

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