I primi due casi in Piemonte di variante indiana nella forma meno aggressiva sono stati sequenziati dal laboratorio dell’Istituto di Ricovero e cura a carattere scientifico di Candiolo con la collaborazione del gruppo bioinformatico dell’IIGM, ente di ricerca della Compagnia San Paolo. Si tratta della variante meno preoccupante tra quelle individuate con la denominazione “indiana”, in quanto priva della mutazione che invece permetterebbe al virus di sfuggire agli anticorpi generati dal vaccino e da chi è guarito. I contagiati sono una coppia di indiani quarantenni di rientro dall’India e residenti in provincia di Cuneo. Attualmente si trovano in isolamento domiciliare e le loro condizioni non destano preoccupazioni.
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