Dal Consiglio di Stato via libera alla discarica di amianto

Ribaltata la sentenza del Tar per la struttura che dovrebbe essere ospitata in frazione Brianco di Salussola

Lo stop alla discarica di scorie di amianto del Brianco sancito da una sentenza del Tar poco più di un anno fa è diventato un via libera. Lo ha stabilito un altro provvedimento giudiziario, quello del Consiglio di Stato che ha ribaltato quello che aveva deciso il tribunale amministrativo regionale nel 2023. Tra le ragioni che hanno portato a dare ragione al ricorso di Acqua&Sole, la società che voleva (e adesso potrà) realizzare la struttura nel territorio di Salussola, c’è il fatto che per ora il terreno su cui dovrà sorgere è incolto, benché compreso nel territorio del riso di Baraggia Dop. «La tutela normativa delle produzioni risicole Dop» si legge nella sentenza «è sì un valore giuridico pubblico che tuttavia, in difetto di specifiche previsioni di segno diverso, si coordina ed armonizza con gli altri valori giuridici pubblici parimenti qualificati dall’ordinamento, tra cui quello alla corretta gestione del ciclo dei rifiuti».

Tra le prime reazioni pubbliche c’è quella del circolo Tavo Burat, già voce biellese di Legambiente prima che l’associazione lo espellesse dai suoi ranghi: «Ci siamo rivolti alla giustizia pur sapendo che in campo amministrativo elevata è l’incertezza e sovente a prevalere è l’ingiustizia della giustizia. Così è stato». Dagli ambientalisti c’è anche un attacco contro «l’elevato disinteresse degli amministratori locali» e contro la Provincia «sostanzialmente inerte».

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