Arrivano 200 mila euro in più per gli Oratori, di ogni fede religiosa riconosciuta: il gioco e lo stare insieme continuano ad essere al centro dell’azione politica dell’assessore regionale alla Famiglia, che, non a caso, ha appena istituito per legge regionale la Giornata del Gioco libero all’aperto, che cadrà l’ultimo sabato di maggio. Ora l’azione dell’assessore, insieme al presidente della Regione e alla giunta regionale si concentra sugli Oratori, considerati come presìdi fondamentali per bambini e ragazzi, aggiungendo 200mila euro allo stanziamento dello scorso anno.
La giunta regionale ha quindi, nella seduta di oggi, deciso di approvare i criteri e le modalità di riparto dei finanziamenti per il sostegno alla funzione educativa, formativa, aggregativa e sociale degli Enti di culto per la realizzazione delle attività di tipo oratoriale svolte nel periodo dal 1/12/2021 al 30/11/2022.
Il finanziamento è stato fissato in 700mila euro, mentre lo scorso anno erano stati erogati 500mila euro, con un delta positivo, quindi, di 200mila euro.
I fondi verranno divisi, proporzionalmente, fra gli Enti di culto individuati sin dal 2012 con specifici protocolli d’intesa: Regione Ecclesiastica Piemonte, Assemblea di Dio in Italia, Comunità Ebraica di Torino, Chiesa Cristiana Avventista del VII giorno e Tavolo Valdese.
Con questo sforzo la Regione ha voluto, come sta scritto in delibera, riconoscere e promuovere «la funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta dall’ente Parrocchia, dagli Istituti cattolici e dagli altri enti di culto riconosciuti dallo Stato attraverso le attività d’oratorio, soggetto sociale ed educativo delle comunità locali, finalizzate alla promozione, all’accompagnamento ed al sostegno della crescita armonica dei minori, degli adolescenti e dei giovani, anche portatori di handicap, che vi accedano spontaneamente».
Per l’assessore regionale alla Famiglia Chiara Caucino si tratta di un importante contributo che testimonia l’attenzione e l’importanza che la sottoscritta e questa giunta attribuiscono al gioco e allo stare insieme. Ritengo infatti che gli Oratori, al di là del loro significato religioso, siano fondamentali luoghi di aggregazione che possono davvero offrire un importante supporto educativo alle famiglie tenendo i propri figli lontani dai pericoli e dagli ambienti border line, specie nelle zone periferiche delle città, dove purtroppo la situazione sociale non è sempre delle migliori. L’assessore auspica, per il futuro, di poter ancora investire sugli Oratori che, da San Filippo Neri in poi - il loro “inventore” a metà del 1500 - rappresentano un prezioso punto di riferimento per migliaia di famiglie.
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