Dedicazione e Incoronazione a Oropa
Domenica in Santuario della Dedicazione della Basilica Antica di Oropa cui si unisce quello della Basilica Superiore, insieme alla commemorazione delle cinque centenarie Incoronazioni della Madonna
L’ultima domenica del mese di agosto custodisce per la diocesi di Biella due memorie distinte e complementari: il ricordo della Dedicazione della Basilica Antica di Oropa cui si unisce quello della Basilica Superiore, insieme alla commemorazione delle cinque centenarie Incoronazioni dell’Effige della Madonna.
Per consuetudine sono i fedeli delle parrocchie della città di Biella a salire in Santuario, per celebrare questa solennità, mentre in tutte le parrocchie biellesi il grado liturgico di “festa”, compartecipa gratitudine e devozione filiale alla Regina del monte di Oropa. La chiesa di Santa Maria di Oropa fu consacrata nell’estate del 1294 dal vescovo di Vercelli Aimone di Challant ed affidata dapprima ad eremiti e a partire dal 1459, ai canonici di santo Stefano di Biella.
La Chiesa Nuova come ancora la si chiama, insignita poi del titolo di Basilica Superiore venne consacrata dal vescovo Carlo Rossi nel 1960. La Dedicazione di una chiesa avviene con un rito solenne e peculiare, esprime la funzione del tempio cristiano, di essere luogo di preghiera, di celebrazione dei Sacramenti, ove i credenti con i riti e le preghiere incontrano e celebrano il Signore e la comunità si raduna in esso per formare un’immagine della Chiesa tempio vivente del Risorto.
La Basilica Antica custodisce il suo inestimabile tesoro, la venerata immagine della Vergine Maria, Madre di Dio e della Chiesa, cuore del Santuario, amata e pregata da generazione di credenti, biellesi e provenienti da ogni dove. La data dell’ultima domenica di agosto venne scelta a scadenza centenaria a partire dal 1620, per collocarvi i riti di Incoronazione della statua della Madonna Nera. E ogni anno scorre la memoria di quegli avvenimenti della fede e della devozione mariana, che costituisce nel tempo la storia della nostra Chiesa particolare e del Santuario alpino frequentato da migliaia e migliaia di pellegrini.
Le prassi rituali sempre si sono commisurate con i tempi storici ed ecclesiali delle varie epoche e senza irrigidirsi in protocolli immutabili, maturano sensibilità diverse per essere sempre più significative ed intelleggibili dalle persone e dai credenti aperti alle novità dello Spirito. Ad Oropa è sempre così, le processioni, gli eventi di preghiera, le ricorrenze liturgiche non si aprono e si esauriscono con il concludersi del momento celebrativo, ma si inanellano percorrendo il flusso dell’anno liturgico che sempre dischiude i tanti doni divini.
È un percorso ininterrotto che non conosce pause e battute d’arresto, anzi postula maturazione ed intensità crescenti capaci di vivificare e di rinnovare la vita dei fedeli. Domenica prossima dunque, partendo dalla Basilica Superiore, si snoda la processione che include l’atto penitenziale della celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo di Biella mons. Roberto Farinella. Scorrono invocazioni e canti che manifestano l’afflato del mondo intero, l’anelito per la pace perturbata da drammatici conflitti; si prega per le parrocchie, i malati, i giovani, le vocazioni, per la rinascita spirituale di persone e comunità, si raccolgono le diverse intenzioni oranti dei presenti associate a quelle di tanti che sono rimasti nei loro luoghi di vita. L’Eucarestia rimane l’essenziale del cammino dei credenti, il memoriale vivo del Cristo morto e risorto, il fulcro della fede, il punto di approdo della autentica devozione alla Madonna.
Chi entra nella Basilica Antica vede ancora i segni della recente quinta centenaria Incoronazione della Regina di Oropa: la corona sul capo, il manto della misericordia che insieme al lungo strascico collocato in una posizione appropriata, raccontano frammenti di storia di migliaia di uomini e donne del nostro tempo. Le loro invocazioni di affidamento a Maria, le gioie e le sofferenze, i progetti insieme alla gratitudine per la protezione e la vicinanza materna ed ineffabile della Vergine e Madre. Una domenica intensa per il desiderio di crescere nella fede, per potenziare il culto mariano, per cogliere ciò che conta veramente.
Un’occasione anche per affidare all’intercessione di Maria Santissima, gli ultimi tratti del Sinodo della Chiesa universale che sta per fare sintesi di un percorso carico di impegno e di speranze. E camminando con Maria, ci si dispone anche a preparare e a vivere adeguatamente l’Anno Santo, il Giubileo del 2025, un tempo di rinnovamento della Chiesa e di sincera conversione al Signore. La Madonna, Stella dell’Evangelizzazione saprà certamente ispirarci scelte ed itinerari ricchi di frutti di fede e di carità.
Il programma di domenica
-Ore 10 partendo dal Sagrato della Basilica Superiore: processione e S. Messa solenne presiedute dal vescovo di Biella mons. Roberto Farinella.
© RIPRODUZIONE RISERVATA