Potrebbe aprire entro aprile il Tempio crematorio del Comune di Biella rimasto chiuso dalla fine dell’ottobre 2018 a seguito dello scandalo che scosse la città. Un’inchiesta della Procura portò ad accertare alcuni casi di doppie cremazioni tanto che il procuratore Teresa Angela Camelio parlò di «lugubre catena di montaggio della morte». Il raggruppamento temporaneo di imprese che ha vinto il bando aggiudicandosi la gestione dell’impianto è infatti pronto a firmare il contratto con il Comune di Biella, atto preliminare all’ottenimento delle chiavi. A spiegare l’iter è Michele Marinello, presidente della Tempio Crematorio di Biella. «Le imprese che hanno partecipato e vinto la gara - Altair Funeral di Bologna (mandataria) e Ecofly Srl di Borno (Brescia) - presentandosi come raggruppamento temporaneo, hanno voluto costituirsi come Società di progetto, questo per garantire e tutelare ancor di più la stazione appaltante». L’imprenditore spiega: «Il contratto dovrebbe essere firmato entro fine mese e poi ci diamo altri due mesi per poter riattivare l’impianto. Sono tempi tecnici dovuti al fatto che è stato inattivo per quattro anni e che è necessario risolvere il problema dell’autorizzazione ambientale e degli allacci alle utenze. Attualmente sono ancora intestate alla vecchia società So.cre.bi.».
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