Due imprese biellesi si aggiudicano i finanziamenti Pnrrdi Nodes nell’ambito dello Spoke 3
È stata pubblicata la prima graduatoria relativa ai Bandi a cascata rivolti alle imprese (LINEA A) messi a disposizione dall’ecosistema NODES – Nord Ovest Digitale E Sostenibile, uno degli 11 ecosistemi individuati e selezionati dal Ministero dell’Università nell’ambito degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), al fine di supportare la crescita sostenibile e inclusiva dei territori di riferimento, nel processo che viene identificato come la doppia transizione: digitale ed ecologica. Due le imprese biellesi premiate che hanno fatto domanda di finanziamento presentando dei progetti nell’ambito dello Spoke 3 – uno dei 7 soggetti attuatori di NODES, di cui Città Studi è partner, che si occupa di Industria del Turismo e della Cultura – riguardanti temi di ricerca e innovazione rivolti allo sviluppo sostenibile e digitale dell’industria turistica e culturale e dei settori industriali tessile e moda, recuperando aspetti legati alla cultura e alla storia dei luoghi coinvolti. Lo Spoke 3 relativo a “Industria del Turismo e della Cultura”, riveste un ruolo di grande importanza all’interno del progetto PNRR Nodes “Nord Ovest Digitale E Sostenibile” e Città Studi è leader del work package 2 “Communication and dissemination”. I partner coinvolti nel progetto, oltre a Città Studi e l’Università degli Studi dell’Insubria che è capofila, sono: Università di Torino, Università del Piemonte Orientale, Università della Valle D’Aosta e ComoNext Innovation Hub.
Le aziende biellesi che si sono distinte sono:
Quality Biella di Alberto Platini & C. e Marchi & Fildi SpA che si sono classificate rispettivamente al terzo e quarto posto della graduatoria, segno di una alta qualità progettuale. Ogni Spoke prevede la progettazione e la realizzazione di Flagship Project (Progetti Bandiera) e uno dei 2 dello Spoke 3 vedrà la messa a terra proprio a Città Studi, dove si svilupperà un laboratorio immersivo di rigenerazione culturale-industriale attraverso un’infrastruttura aperta per sistemi di realtà virtuale immersiva a scopi di ricerca didattica. Il responsabile scientifico del progetto è l’Università di Torino.
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