Emergenza Freddo: dal 18 novembre partita la decima edizione
Quattordici partners coinvolti, housing first come prospettiva per i senza fissa dimora
Il 18 novembre è partita la decima edizione dell’ “Emergenza Freddo”, progetto nato nel 2012 come uno degli esiti dei lavori del Piano di Zona 2009-2011. La prima edizione vedeva coinvolti dieci partners (IRIS, CISSABO, Città di Biella, Caritas, CRI Biella, ASL Bi, Istituto Belletti Bona, Gruppi di Volontariato Vincenziano, Associazione Papa Giovanni XXIII, Centro Territoriale per il Volontariato) e prevedeva una risposta emergenziale con l’attivazione di venti posti al Belletti Bona accanto ai venti del dormitorio.
Oggi i partners sono ben quattordici: si sono via via aggiunti ACLI, coop. Anteo (subentrata a Istituto Belletti Bona), Associazione La Rete, ATS Accoglienza Plurale (capofila coop. Maria Cecilia), Associazione Tunka e – quest’anno – anche l’Associazione No Mafie Libera Biella che da sempre sostiene il Progetto con una consolidata iniziativa di raccolta fondi.
Dal 2019, grazie a fondi europei (PON Inclusione avv. 4 e FEAD), si è avviata sul territorio Biellese la sperimentazione di 15 progetti housing first (letteralmente ‘la casa prima di tutto’, perché solo se si ha un posto sicuro dove stare è possibile migliorare la propria condizione e prendersi cura di sé, beneficiando a pieno degli interventi socioeducativi e sanitari messi a disposizione dai Servizi).
Con la pandemia del 2020, anno dello slogan ‘io resto a casa’, con le persone senza dimora questo approccio si è rivelato l’unico percorribile, a tutela loro e della comunità. Al 31/12/2020 i progetti attivati nel Biellese erano ben 38 (a fronte di 12 dell’astigiano, 19 nella provincia di Alessandria, 15 in quella di Cuneo e 4 in quella di Novara).
Questo importante risultato è stato possibile grazie alla collaborazione virtuosa tra pubblico e privato del territorio (Consorzio I.R.I.S., Cissabo, Città di Biella, SerD e DSM dell’AslBi e ATS Accoglienza Plurale costituita da Coop. Maria Cecilia Capofila,
Caritas, Associazione La Rete e Coop. La Famiglia) e grazie ad un uso integrato delle varie risorse economiche a disposizione (finanziamenti provenienti dalle Fondazioni Bancarie – Cassa di Risparmio di Biella e Compagnia di San Paolo, e fondi pubblici – il già citato PON avv. 4, FEAD, e PON avv. 3 e Fondo Povertà).
In altre parole lo sforzo degli attori del welfare locale è stato - ed è tuttora - quello di andare oltre gli interventi emergenziali, per realizzare interventi strutturali, che offrano risposte durevoli nel tempo, ben consapevoli però che l’ ‘emergenza’ non potrà mai essere del tutto accantonata.
L’Emergenza Freddo 2021-2022 prevede il potenziamento dei quindici posti del dormitorio con altri dieci posti di accoglienza in strutture messe a disposizione da Caritas, alcune delle quali consentono anche la permanenza durante tutto l’arco della giornata con l’attivazione di veri e propri progetti abitativi temporanei. Per le persone accolte in strutture che invece offrono solo accoglienza notturna (come ad esempio il dormitorio), sarà messo a disposizione uno spazio diurno dalle 15.00 alle 19.00 sette giorni su sette sempre presso struttura Caritas. A tutti i beneficiari sarà garantito kit igiene, pasti caldi, abbigliamento invernale, doccia, lavaggio abiti, supporto educativo, accompagnamento nell’accesso ai servizi sociali e sanitari, monitoraggio delle condizioni sanitarie.
I costi del potenziamento dell’accoglienza notturna e diurna dal 18 novembre al 31 marzo, in questa veste ‘tesa’ verso l’approccio housing first saranno coperti grazie alla conferma del finanziamento di 15.000 euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, dei 5.000 euro della Città di Biella, 2400 euro Consorzio IRIS (che cura come di consueto anche il coordinamento dell’Emergenza Freddo), 1300 euro Cissabo, 2000 euro Cri Biella, 2000 euro Caritas, a cui si aggiungono circa 7000 euro di ‘tesoretto’ raccolta fondi 2020/2021 per un complessivo di 34700 euro, e ai quali si auspica si possano aggiungere i circa 11.000 euro ancora necessari attraverso la raccolta fondi.
L’AslBi provvederà, come di consueto, a mettere a disposizione vaccini antinfluenzali per tutte le persone senza dimora e in situazione di marginalità.
Sono sottoscrittori del Protocollo Emergenza Freddo: Città di Biella, Consorzio I.R.I.S., Cissabo, Caritas Diocesana Biella, ATS Accoglienza Plurale (capofila coop. Maria Cecilia), Croce Rossa Italiana sez. Biella, Centro Territoriale per il Volontariato, ASL BI, Gruppi di Volontariato Vincenziano, ACLI Biella, Associazione Papa Giovanni XXIII di Biella, Associazione La Rete, Associazione Tunka, Associazione No Mafie Libera Biella.
Nelle nove edizioni precedenti nessuno di chi ha chiesto riparo è rimasto fuori.
Anche quest'anno tutti i soggetti aderenti alla rete dell'Emergenza Freddo si auspicano – con l'aiuto della comunità Biellese – non solo di raggiungere lo stesso obiettivo, ma anche di continuare a dare l’opportunità – come è accaduto a molti – di lasciare del tutto la vita ‘in strada’.
Chi volesse contribuire può fare un bonifico al seguente IBAN IT 02M0608522300000013890039 intestato all’Associazione La rete.
Per Informazioni e prenotazioni:
PUNTO ACCESSO ACCOGLIENZA PLURALE - dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 12.00 rif. tel. 015 2523395 mail [email protected]
Sottoscrittori Protocollo: Città di Biella, Consorzio I.R.I.S., CISSABO, Caritas Diocesana Biella, ATS Accoglienza Plurale (capofila coop. Maria Cecilia), Croce Rossa Italiana sez. Biella, Centro Territoriale per il Volontariato, ASL BI, Gruppi di Volontariato Vincenziano, ACLI Biella, Associazione Papa Giovanni XXIII di Biella, Associazione La Rete, Associazione Tunka, Associazione No Mafie Libera Biella
Progetto realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella
© RIPRODUZIONE RISERVATA