Enrico Moggio: «Con queste opere cambieremo la città»
Presentati gli interventi pubblici previsti nei primi mesi del 2024: dai nuovi uffici a via Mercato
La presentazione di ieri alla stampa del bilancio previsionale per il 2024 è stata l’occasione per il sindaco Enrico Moggio e per il suo vice e assessore al bilancio Carlo Furno Marchese di fare il punto della situazione alla vigilia dell’ultimo semestre di legislatura.
I DATI DEL BILANCIO PREVISIONALE
La cifra distintiva del resoconto è stata la soddisfazione: Furno ha spiegato come l’amministrazione sia riuscita a garantire gli stessi servizi senza modificare le tariffe. «Per quanto riguarda la gestione delle entrate, è stato fatto un lavoro di recupero degli insoluti di Imu e mensa» ha detto l’assessore, e il responsabile del servizio tributi Alessio Forgiarini ha dettagliato i risultati: per quanto riguarda i pasti a scuola, a fronte di un introito accertato di 500mila euro all’anno, gli uffici hanno verificato che c’erano 15mila euro di insoluti, scesi a 3.000 euro in seguito al lavoro di recupero di 12mila euro. Altro ottimo risultato per le casse comunali è stato quello relativo all’Imu: su 3,2 milioni di gettito annuale sono stati stimati 400mila euro di insolvenze, di cui è stato recuperato il 30%. Una cifra molto elevata, ha spiegato Forgiarini, se paragonata a quella media relativa agli enti pubblici.
Evitata l’anticipazione di cassa anche a fronte di diverse opere per le quali era necessario impiegare subito i fondi comunali in attesa della copertura da parte della Regione, un’altra buona notizia secondo Furno riguarda l’indice di indebitamento: «È calato in maniera molto importante, e questo è il risultato della politica che abbiamo attuato in questi 15 anni: siamo passati dai quasi 18 milioni di euro di mutui al nostro ingresso in amministrazione ai 6 milioni e 80mila previsti nel 2024». Un altro dato su cui Furno ha posto l’attenzione è la copertura dei servizi a domanda individuale: l’indice è passato dal 28,32% di 15 anni fa al 58,68% di oggi. Questa percentuale indica la quantità di spesa per i servizi (mensa, palestre, e altri) che è sostenuta dal comune. «Per la mensa» ha detto Furno «il costo all’anno è di 725mila euro, con una copertura da entrate pari a 513mila euro. Inoltre non c’è stato alcun aumento delle tariffe, perché ci siamo fatti carico dell’aumento dei costi delle materie prime».
LE NUOVE OPERE IN PROGRAMMA
Il sindaco Moggio ha poi ricapitolato le opere in programma a conclusione della sua legislatura: «All’inizio del 2024 sposteremo gli uffici in piazza Tempia: sono in corso la tinteggiatura e la posa della pavimentazione, e il trasloco sarà un momento delicato ma non comporterà alcuna interruzione dei servizi. Avremo un archivio edilizio – siamo il primo comune biellese e uno dei pochi in Piemonte – completamente digitalizzato, a cui sarà possibile accedere da remoto. Poi inizieremo la riqualificazione del primo tratto di via Mercato, con la demolizione dell’edificio che un tempo ospitava la sede Enel. Questo modificherà nettamente il volto del centro cittadino, così come un cambiamento è previsto con la riqualificazione della Manica del Torchio, a villa Ranzoni». L’intenzione della giunta è di trasferire in questa nuova ala, appena sarà ricostruita, la sala consiliare. «Contiamo per questo su un finanziamento regionale all’80% di cui siamo in attesa di notizie».
Un’altra candidatura ai bandi regionali che è stata presentata è quella relativa alla pista di atletica dello stadio Abate, per cui sono stati chiesti 700mila euro. «Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti» ha commentato Moggio. «D’altra parte i numeri parlano chiaro: in questo quinquennio siamo riusciti a ottenere 7 milioni di euro di finanziamenti, che abbiamo concretizzato per merito del grande impegno della giunta e degli uffici: si è instaurato un clima di lavoro eccezionale, di cui sono molto orgoglioso»
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