Fratelli d'Italia e il bando regionale per i lavoratori in disagio economico, Franceschini: «L’attenzione ai più deboli e alle categorie più fragili non può mai venire meno»

Arriva una nota del segretario provinciale di Fratelli d’Italia, Cristiano Franceschini, riguardo al comunicato stampa di Elena Chiorino, assessore all’Istruzione, Lavoro, Formazione Professionale, Diritto allo Studio Universitario della Regione Piemonte, che ha annunciato di aver aperto il bando regionale per i lavoratori in disagio economico.
«E’ ancora una volta dove governa Fratelli d’Italia che i lavoratori e le famiglie sono tra le priorità di chi amministra». Così l’onorevole Andrea Delmastro delle Vedove commenta la misura che prevede un contributo una tantum di 600 euro destinati a quei lavoratori “dimenticati” durante la pandemia dal Governo giallo-rosso.
Per Cristiano Franceschini, segretario provinciale del partito, «l’attenzione ai più deboli e alle categorie più fragili non può mai venire meno».
«Mentre la sinistra si preoccupa di ius soli e Ddl Zan e il Governo Draghi incrementa i fondi per il reddito di cittadinanza, dimenticando i lavoratori in difficoltà, Fratelli d’Italia ha ben chiare le difficoltà dei nostri cittadini che pagano le tasse, lavorano onestamente, che sono stati chiusi per decreto e poi clamorosamente dimenticati» chiosa ancora Delmastro.
I beneficiari sono i lavoratori dei fallimenti, domestici conviventi, lavoratori della ristorazione di imprese che hanno continuato a lavorare nel periodo da marzo a maggio 2020 con riduzione di orario, e anche tutti gli impiegati nella fornitura di pasti preparati e nei servizi di ristorazione in self-service, collaboratori coordinati continuativi con contratto sospeso o cessato da marzo a maggio 2020. Per gli esponenti biellesi di FdI è «un aiuto concreto a chi sta ancora pagando il prezzo di una crisi dettata dalla pandemia, senza essere stato preso in considerazione da alcun Governo».
Lo stanziamento messo a disposizione è di 9.252.600,00 euro, per un bacino potenziale di beneficiari pari a 15 mila persone.

COME FUNZIONA E CHI PUO’ ACCEDERE AL CONTRIBUTO
La misura prevede l’assegnazione di un contributo una tantum di 600 euro, rivolto agli esclusi dagli ammortizzatori sociali o che hanno subito una riduzione della retribuzione a causa della sospensione (o della cessazione) della prestazione lavorativa nel periodo continuativo da marzo 2020 a maggio 2020.  Possono fare domanda solo alcune tipologie di lavoratori residenti o domiciliati in Piemonte almeno dal mese di marzo 2020: lavoratrici/lavoratori che non hanno percepito alcuna prestazione previdenziale/assistenziale da marzo a dicembre 2020 (sospesi da imprese per cessata attività senza stipendio e senza CIG, nell’impossibilità di licenziarsi per accedere alla Naspi); lavoratrici/lavoratori degli appalti delle pulizie, servizi scolastici ed educativi anche della cultura e dei poli museali, nonché lavoratrici/lavoratori dello spettacolo che, in ragione dell’orario di lavoro contrattuale ridotto fino ad un massimo di venti ore settimanali, hanno percepito prestazioni previdenziali/assistenziali in misura residuale a causa della sospensione o della cessazione della prestazione lavorativa nel periodo continuativo da marzo a maggio 2020; lavoratrici/lavoratori occasionali con reddito inferiore di 5.000 euro e non iscritti alla gestione separata che, nel periodo continuativo da marzo a maggio 2020, hanno cessato o sospeso la prestazione lavorativa e non hanno percepito alcuna prestazione previdenziale/assistenziale; tirocinanti, il cui tirocinio - svolto presso imprese con sede dell’attività in Piemonte - si è definitivamente interrotto prima della scadenza naturale nel periodo continuativo da marzo a maggio 2020; lavoratrici/lavoratori stagionali che non hanno percepito alcuna prestazione previdenziale/assistenziale nel periodo continuativo da marzo a maggio 2020.

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