Furti nei negozi: Biella è tra le meno colpite

Il Piemonte è al quarto posto tra le regioni italiane per l’incidenza di furti in negozi e botteghe. Se ne registrano infatti 123 ogni 100mila abitanti. E nel 70,8 per cento dei casi non si scopre l’autore del reato. A Biella la situazione è decisamente migliore: il numero di furti denunciati rapportato a 100mila abitanti è meno della metà: 57,6 casi.
I dati sono stati elaborati e pubblicati dalla Cgia di Mestre nell’ambito di un approfondimento legato all’emergenza furti e spaccate a danno dei commercianti e al fatto che sempre più spesso si riscontri un atteggiamento di sfiducia delle vittime nei confronti delle istituzioni che li “spinge” a non denunciare alle autorità giudiziarie il danno subito. L’indagine evidenzia che nel 2021 (ultimo anno in cui i dati sono disponibili) ci sono state 56.782 denunce per furto nei negozi presenti in Italia, il 10,8 per cento in più di quante ne sono avvenute nel 2020. Praticamente in Italia gli operatori commerciali/artigianali nel 2021 hanno subito 156 furti al giorno: 6,5 ogni ora e 1 ogni 9 minuti. Il Pie- monte è la quarta regione per numero di denunce per questi reati.
Spiegano dall'Ufficio studi di Cgia: «Negli ultimi anni per difendersi dalle “razzie” dei malviventi c’è stato un boom di installazioni di saracinesche, inferriate e vetri antisfondamento. I negozi sono diventati dei fortini che, controllati 24 ore su 24 dai sistemi di videosorveglianza, hanno “arginato” queste intrusioni».
Storicamente le categorie prese maggiormente di mira da ladri e rapinatori sono gli orafi e gioiellieri, i tabaccai, i farmacisti e i benzinai. «Ora grazie ai pagamenti elettronici, alle telecamere di sorveglianza e alle casseforti a tempo il rischio è sceso, tuttavia rimangono ancora un obiettivo sensibile. Da qualche anno sono sempre più nel mirino dei criminali anche i negozi di prodotti tecnologici (computer, cellulari, tv), gli autoriparatori e concessionari automoto, i commercianti di bici di pregio, i supermercati/alimentari, i negozi di abbigliamento sportivo e quelli di cosmetici e profumi».

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