Gaglianico e lo sport biellese piangono Gian Carlo Musacchi
Grande tifoso di Pallacanestro Biella e appassionato sportivo e di viaggi, aveva 80 anni. Sabato i funerali
Gaglianico e lo sport biellese piangono la morte di Gian Carlo Musacchi, mancato ieri all’affetto dei suoi cari in seguito a un’edema polmonare. Si è sentito male martedì, poi il ricovero in ospedale e le condizioni che sembravano essersi stabilizzate. Ma il suo cuore, che già in passato era stato messo a dura prova, non ha retto.
Nato il 19 febbraio 1944 a Massa Fiscaglia, in provincia di Ferrara, si era trasferito nel biellese con la famiglia dopo la tragica alluvione che colpì il Polesine. Lo stesso percorso fatto dalla moglie Ilde, che conobbe a Biella e sposò il 4 novembre del 1967. Dalla coppia sono nati poi Federica e Mirko. Un passato lavorativo in una filatura di Gaglianico, uno sportivo in diverse squadre di calcio locali, poi la pensione e il tempo libero dedicato alle sue passioni, ma soprattutto ai suoi adorati nipoti.
Lo si poteva trovare al Forum a seguire l’allenamento della prima squadra di Pallacanestro Biella, anche durante il periodo Covid, club dove giocava il nipote Luca, che esordì anche in serie A2. O in qualche palestra di Biella per l’altro nipote Corrado, giocatore del team under 17 di Biella Next. E qualche minuto dopo sulle tribune della piscina Rivetti per l’allenamento di nuoto di Alessio, tesserato per le Rane Rosse Dynamic In Sport di Biella.
Ovunque ci fosse un evento sportivo nel quale era presente uno dei suoi cinque nipoti, Gian Carlo era il primo tifoso, cappellino in testa e occhiali da vista, inconfondibile a bordo campo, anche quando si lasciava scappare qualche frase colorita nei confronti degli arbitri. Perché lui era così, sanguigno e spontaneo.
Gian Carlo Musacchi lascia i figli Federica con Lorenzo, Mirko con Patrizia, i nipoti Luca, Corrado, Alessio, Marta e Anna. Il funerale verrà celebrato domani alle 15 nella chiesa di Gaglianico. Poi, come era nelle sue volontà, la sua salma sarà cremata. A occuparsi del funerale l’impresa Borrione di Ponderano.
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