I bambini della Cerruti ospitati alla Biverbanca

Trovata la soluzione dopo che l’edificio che ospita la materna è stato dichiarato inagibile. Intanto prosegue l’iter in Procura

Anche i bambini della scuola dell’infanzia Cerruti - dichiarata inagibile e a rischio crollo alla fine di luglio - troveranno “casa” nell’edificio della Biverbanca di via Carso che da settembre ospiterà pure gli studenti della primaria De Amicis.

«Stiamo aspettando il via libera definitivo dopo i sopralluoghi che i vigili del fuoco e l’Asl hanno effettuato» spiega il sindaco Marzio Olivero. Ma dovrebbe essere proprio questa la soluzione al problema che ci è capitato inaspettatamente nelle scorse settimane.

Gli amministratori di Biella, sindaco e assessore alla Pubblica Istruzione Livia Caldesi ringraziano per la sensibilità il gruppo Cassa di Risparmio di Asti che ha dato la disponibilità ad un ulteriore utilizzo dell’edificio della Biver. «Non è stato facile trovare una soluzione idonea per ospitare i 154 bimbi della materna Cerruti. Non dimentichiamo che i bambini così piccoli hanno esigenze diverse dai loro colleghi più grandicelli» aggiunge Livia Caldesi. «Innanzitutto hanno bisogno del dormitorio, poi i servizi devono essere a misura, insomma credo che la soluzione individuata sia la migliore possibile».

Nell’edificio della Biverbanca sono già in corso i lavori per adattare gli spazi affinché con l’inizio dell’anno scolastico possa ricevere, al piano terreno, gli studenti della De Amicis dove sono in corso i lavori di adeguamento alle norme antisismiche già avviati lo scorso anno.

«Quando avremo tutte le autorizzazioni» prosegue il sindaco Olivero «faremo intervenire subito la ditta anche al secondo piano dove sono stati individuati gli spazi per la scuola materna. Certo, è presumibile che le aule non saranno pronte per inizio anno scolastico, ma puntiamo al fatto che entro settembre tutto sia a posto. Nei primi giorni di scuola dovremo chiedere ospitalità alle altre scuole dell’infanzia per consentire comunque ai bimbi della Cerruti di iniziare regolarmente l’anno. Sono comunque soddisfatto perché con la soluzione che è stata individuata, la scuola non viene suddivisa, ma resta tutta in uno stesso edificio e questo è importante nell’ottica della continuità didattica».

Sul fronte dell’esposto in Procura, la vicenda prosegue. Il sindaco Olivero, infatti, non appena ha avuto notizia della situazione precaria dell’edificio ha presentato un esposto, segnalando l’episodio. «So che è stato aperto un fascicolo» aggiunge Olivero «e presumo che la Procura ci chiederà di fornire altro materiale oltre a quello che è stato portato quando l’amministrazione ha presentato l’esposto».

Dunque, è certo che un’indagine verrà portata avanti. Sul futuro della scuola, regna oggi grande incertezza. L’amministrazione vorrebbe - se possibile - ricostruire la materna nella stessa area dove oggi si trova l’edificio che i tecnici hanno giudicato inagibile. «Ma è tutto da verificare e credo che i tempi non saranno brevi» conclude Olivero. «Quando sono apparse le fessurazioni vicino ai serramenti ipotizzavamo che vi fossero degli interventi da fare. Mai ci saremmo aspettati di dover abbattere la scuola. Anche perché le situazioni più gravi, che rendono l’edificio inagibile, non sono visibili a occhio nudo ma sono state riscontrate dopo un attento controllo da parte dei tecnici».

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