I pattini d’argento di Isabel Falcetto
Ha 18 anni e dice di essere «nata sul ghiaccio»: ha cominciato a pattinare all’età di 4 anni
Bellezza ed eleganza... sui pattini. È la bella storia Isabel Falcetto, 18enne di Vigliano che si è esibita pochi giorni fa all’inaugurazione della pista di pattinaggio posizionata nel pieno centro di Biella.
Non era la prima volta per la giovane viglianese con un passato da vice campionessa regionale della specialità: lei è una appassionata interprete di una disciplina che fa dell’armonia artistica e della precisione dei movimenti un marchio di fabbrica apprezzato da chi la segue dal vivo o in televisione.
Isabel è nata sul ghiaccio: «Ho cominciato a pattinare quando avevo 4 anni» spiega. «La mia famiglia mi portava a Courmayeur per le vacanze natalizie e lì ho provato per la prima volta i pattini. Me ne sono innamorata fin da subito grazie a due ragazze che poi sono diventate anche mie amiche».
Per lei, che aveva praticato pure danza classica, è stato facile entrare in un mondo che non ha più abbandonato nonostante un infortunio: «Ho avuto una microfrattura al coccige che, di fatto, mi ha impedito di proseguire con le gare vere e proprie. Ma la passione mi ha spinto a continuare ed entrare sul ghiaccio per compiere degli spettacoli a ritmo di musica».
Da Biella a Cossato, da Oropa a Bielmonte, fino ad Omegna e anche oltre. Non c’è pista nel raggio di molti chilometri che Isabel non abbia conosciuto in questi ultimi anni, periodo in cui il pattinaggio ha preso piede grazie all’arrivo di strutture ed iniziative aperte al pubblico, in particolare a chi ama pattinare o almeno ci vuole provare.
Studentessa di lingue, la giovane cura ogni dettaglio delle sue performance, compresi i vestiti scintillanti da indossare.
«Ora mi alleno almeno una o due volte a settimana, sempre in Valle d’Aosta perché nel Biellese non ci sono piste dedicate all’attività se non, come detto, quelle aperte durante le feste di fine anno. In estate riesco a farlo più spesso. Sono dell’idea che sia uno sport molto bello e che con queste iniziative locali lo si stia valorizzando al meglio».
Sogna la scuola più importante al mondo, la russa Tutberidze da cui provengono alcune campionesse come Kamila Valieva e Evgenia Medvedeva, per poter viaggiare, esibirsi e mettere in pratica la sua conoscenza delle lingue straniere: «Così da mostrare le mie qualità e imparare da chi ha più esperienza».
Ma il pattinaggio sul ghiaccio comporta sacrifici non semplici da sopportare. E non c’è solo la fatica fisica con ore di allenamento sulle gambe: «Ho passato periodi difficili, anche a livello psicologico. Ma il mio sport è sempre riuscito a farmi superare ogni tipo di difficoltà».
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