Il negozio di Vigliano solidale con l’apicoltore pro Palestina

Alla gastronomia vegana Erbavoglio una scritta in vetrina uguale a quella costata la multa (revocata) al mercato di Desio

Arriva da Vigliano un gesto di solidarietà a Marco Borella, l’apicoltore di Como multato dai vigili urbani per uno striscione che aveva esposto sulla sua bancarella al mercato di Desio con un messaggio pro-Palestina. La gastronomia vegana Erbavoglio ha esposto la stessa scritta sulle sue vetrine: “Stop bombing Gaza, stop genocide” (“Basta bombe su Gaza, fermate il genocidio”) con una fetta di anguria, frutto diventato simbolo della causa palestinese perché polpa, buccia e semi riproducono gli stessi colori della bandiera. «Invito chiunque senta l’urgenza di far sentire la propria voce, a fare lo stesso» ha scritto su Instagram la titolare Cristina Selva, pubblicando le fotografie della sua vetrina. «Scrivete striscioni, scendete in piazza, non fatevi fermare dalla paura e dallo stato di censura che sta avanzando con prepotenza nella vita di ognuno di noi».

L’apicoltore lombardo era stato multato dalla polizia municipale della città brianzola con la motivazione che lo striscione costituiva disturbo al traffico delle auto. Ma i testimoni e lo stesso protagonista avevano detto che la scritta non era nemmeno rivolta verso la strada. Nel frattempo la questione è stata presa in carico dai carabinieri che hanno cancellato il verbale, che avrebbe costretto il multato a pagare 430 euro di sanzione. Nel frattempo si era già mossa la politica, con un’interrogazione al ministro dell’Interno, e la società che aveva indetto una manifestazione di solidarietà a Desio.

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