Il nuovo questore: «Parlerò con le persone per dare loro sicurezza»

Si è insediata Delia Bucarelli. 56 anni, napoletana, ma a Genova per una vita: «Di voi già subisco il fascino della montagna»

«Il mio modo di interpretare il ruolo è quello di parlare con le persone, ascoltare tutti e comprendere le criticità». Chiara, decisa, risoluta, attenta. A sentire parlare Delia Bucarelli, da martedì scorso nuovo questore di Biella, la sensazione evidente è di aver di fronte una donna molto preparata con una cifra d’esperienza notevole e, come dice lei, una «passione» per un lavoro che interpreta «anche dopo tanti anni con entusiasmo perché penso che ancora adesso questo sia il mestiere più bello del mondo. Sicuramente quello che mi piace».

Originaria di Napoli, 56 anni e madre di due figli, Delia Bucarelli ha frequentato l’istituto superiore di polizia dal 1986. Una carriera brillante la sua, iniziata alla Questura di Genova nel 1991 come funzionario di turno all’Ufficio volanti. A Genova ha diretto il commissariato di Prè, facendo l’abitudine alle situazioni più complicate. Poi quello di Cornigliano e quello di Centro: «Sono stata 29 anni a Genova e posso definirmi un animale da Questura» ha aggiunto nel primo cordiale incontro con i giornalisti il nuovo questore che negli anni in Liguria era stata anche alla direzione dell’Ufficio personale e vice capo di Gabinetto, prima di diventare primo dirigente. Tra gli incarichi anche quello all’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e all’Ufficio Immigrazione. Poi capo di Gabinetto. Dopo Genova e prima di Biella un periodo a Bergamo da vicario del questore: «Ci sono delle analogie tra le città. Qui da voi mi rincuora molto l’idea di vedere le montagne tutte le mattine della finestra. Innevate, tra un po’ saranno uno spettacolo vero. Sono una napoletana di mare, mi sento di mare, ma subisco molto il fascino della montagna. Mi piace molto andare a camminare. Sono molto felice di essere qui» ha aggiunto facendo cenno anche alla passione giovanile per lo sci. A curriculum, dopo l’ennesima promozione, questa volta a dirigente superiore, anche una recente esperienza di qualche mese al ministero a Roma per seguire un progetto. Non troppo tempo perché stare fuori da una Questura per Delia Bucarelli sembra impossibile. Dal papà Franco, voce storica del Gr2, il “giornalista d’assalto”, deve aver ereditato, trasportandolo nella giustizia, la grande voglia di verità.

«Non faccio certo proclami impegnativi. Per intanto voglio avere una conoscenza adeguata di tutto, ho chiesto una cartina della Provincia per comprendere territorio» spiega, sorridendo, in una conversazione di presentazione molto distesa dove ha assicurato di «voler essere utile e al servizio del cittadino come sono sempre stata. L’esperienza nei commissariati mi ha abituata ad avere un rapporto stretto con i cittadini».

Di problemi e criticità ne ha solo sentito, per ora, di riflesso: «Sono felice di essere a Biella. Chi mi ha preceduto mi ha parlato benissimo della struttura Questura, del rapporto con la cittadinanza e le istituzioni. È una provincia laboriosa e quindi sono sicura mi troverò benissimo. In una realtà come Biella di dimensioni ridotte, giuste, sicuramente non sarà difficile creare un rapporto diretto con tutte le forze e le energie di questa città. Penso alle istituzioni, ai cittadini, alle associazioni». Un’idea sul Biellese, pur a poche ore dalla presa di servizio, il questore se l’è comunque fatta: «È chiaro che in provincia le problematiche non sono di spessore criminale, ma più di reati di criminalità diffusa. Credo, però, che per qualsiasi comportamento scorretto che possa dare al cittadino la percezione di insicurezza sia giusto intervenire. La gente deve sentire sicurezza. Va dato il giusto credito e importanza a qualsiasi tipo di istanza provenga dal territorio». Il concetto dell’esserci sempre sembra essere molto più di una linea guida per il lavoro che aspetta la Bucarelli e tutta la sua squadra, così come quello della tempestività: «È fondamentale negli interventi, parallelamente all’utilizzo attento delle risorse a disposizione» ha concluso il nuovo questore che prima dei giornalisti aveva già incontrato sindaco e prefetto. Per entrare più in fretta nelle dinamiche della città. La sua nuova città.

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