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Anche il Pd cossatese interviene sulla questione, che tanto a Cossato tiene banco, del parco dei Carpini: «Finalmente una giunta che pensa a non deturpare l’ambiente! Noi del Pd pensavamo che quello che è successo al parco di Lorazzo Baretto fosse un problema solo e unicamente dovuto all’incuria che questa amministrazione rivolgeva alla manutenzione pubblica. Invece no! Abbiamo capito in ritardo che era un modo ecologista di mantenere il verde pubblico. Il fatto che una pianta di 15 metri potesse cadere sui bimbi dell’asilo doveva essere visto nel modo giusto: la pianta aveva semplicemente completato il corso della sua vita, che noi non dovevamo in alcun modo modificare. I rami secchi che penzolano dall’alto o che al primo forte vento cadranno in testa ai visitatori? Stessa cosa. Lasciare resti di rami e sterpaglie sul posto è solo un modo per creare humus e non un possibile problema per i bambini e per la popolazione. Già, ma non è un parco, è solo un bosco… attrezzato da parco. Poi che spettacolo l’effetto vintage di quelle panchine rotte! Dove è possibile trovarne di uguali? Nella passeggiata lungo Strona, nello strobeto di via Garibaldi ce ne sono di uguali, che peccato...».
Poi dalla sezione cossatese del Pd spostano l'attenzione sul retro dell'edificio che ospita il Comune: «Ci sono molte altre cose vintage nella nostra città. Una in particolare merita il primo premio: il retro del municipio. Basta guardare le fotografia per apprezzare meglio. Scusate ma quante città possono avere queste attrazioni?».
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