Il peso di tanti no sull’inceneritore di Cavaglià

La conferenza dei servizi di martedì raccoglie i pareri negativi. Esultano gli ambientalisti. Il 10 luglio la decisione finale

Peseranno più i no che i sì, secondo gli ambientalisti, nella decisione finale sull’inceneritore di Cavaglià: la riunione di martedì mattina della conferenza dei servizi in Provincia ha messo uno sull’altro i pareri negativi il cui peso, secondo la prima esternazione del circolo Tavo Burat (ex Legambiente), «è tale che il dirigente dovrà inevitabilmente esprimere il diniego al rilascio del provvedimento di compatibilità ambientale». Quando accadrà? Entro pochi giorni: una nuova seduta è convocata per il 10 luglio. In quella data sarà presentata una determina del dirigente responsabile della Provincia, un atto tecnico, che conterrà il parere definitivo sul progetto per l’area ex Zincocelere dove il colosso multiservizi A2A voleva realizzare un termovalorizzatore per rifiuti industriali.

Insieme ai no degli ambientalisti, con il movimento Valledora che ha guidato un presidio fuori dalla sede della Provincia, sono arrivati quelli delle due aziende sanitarie di Biella e Vercelli, dei comuni di Cavaglià, Tronzano, Santhià e Alice Castello e delle province di Vercelli e di Biella. Sull’altro piatto ci sono i pareri positivi di vigili del fuoco, soprintendenza ai beni culturali e paesaggistici, settore aree naturali della Regione ed Ente parco. In caso di diniego al progetto, A2A avrà facoltà di ricorrere al Tar.

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