Il ricordo di Enrico Acquadro, il 44enne di Graglia morto la scorsa settimana
La scritta sul suo inconfondibile camioncino ISUZU bianco "A l'è nen giornà", rispecchiava in pieno l'animo guascone di Enrico Acquadro. Il "Pinky", come tutti lo chiamavano in Valle Elvo, avrebbe compiuto 45 anni il 4 novembre, ma nella notte tra mercoledì e giovedì scorso una lunga malattia ha avuto la meglio sulla sua voglia di vivere. «Aveva un buon carattere, sempre pronto a fare una battuta e a sdrammatizzare» ricorda Andrea Canale, cugino e amico inseparabile di Enrico. «Lo chiamavano tutti "Pinky", fin da quando gestì per qualche tempo l'omonima pizzeria di Graglia. Era incapace di litigare con le persone e benvoluto da tutti per la sua disponibilità». Dopo l'esperienza nella pizzeria del paese, "Pinky" si è dedicato prevalentemente al giardinaggio: «Gli piaceva curare i giardini e aveva molti clienti» sottolinea il cugino «che spesso lo chiamavano anche per effettuare piccoli trasporti». Andrea Canale ricorda un aneddoto del cugino: «Nella stagione dei funghi, capitava spesso che venisse a suonare al campanello di casa mia alle 5 del mattino, chiedendomi se stavo ancora dormendo e invitandomi ad alzarmi per andare a funghi. Avevamo solo tre anni di differenza, siamo cresciuti insieme e, ora che non c'è più, mi mancherà». I funerali si sono svolti sabato nella chiesa di Vagliumina a Graglia. Gli amici intanto, stanno già pensando di organizzare un evento in suo ricordo.
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