Il saluto di Renzo Belossi: «Quindici anni intensi»

Il consigliere della minoranza non si ricandiderà alle elezioni. Saluta il consiglio e i cittadini, e non risparmia una stoccata alla giunta

Il consigliere comunale di Candelo Città Possibile, Renzo Belossi, ha salutato definitivamente il Consiglio durante l’ultima seduta di martedì scorso: «Come ben sapete ho scelto di non ripresentarmi alle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno prossimi, una scelta precisa e maturata nel tempo dopo 15 anni per me intensi di partecipazione alla vita amministrativa di Candelo e alla politica locale. Sono stati 15 anni di grande esperienza non solo politica ma di vita, iniziata su questi banchi con tre ex sindaci e altrettante persone di indiscussa esperienza. Un percorso – ha detto Belossi - che mi ha portato a candidarmi due volte alla carica di sindaco, mettendomi sempre a servizio, pur nella consapevolezza che la partita sarebbe stata difficile, ma giocata fino in fondo per portare avanti con passione una idea alternativa e che mi lascia un bagaglio importante di conoscenze e di arricchimento. Questo periodo mi ha fatto scoprire vizi e virtù della politica e indubbiamente i miei limiti e gli errori; mi ha portato nell’ultimo mandato del sindaco Biollino a sperimentare il dialogo e la collaborazione per Candelo con la maggioranza, salvo poi scoprire che si trattava di un bluff e le ideologie politiche di parte contavano più di una corretta e leale cooperazione per Candelo».

Non è mancata la stoccata all’attuale giunta: «I risultati del rendiconto 2023 presentano, anche questa volta, un avanzo di amministrazione molto alto e come già in passato ho potuto affermare avere un avanzo di amministrazione libero così alto, circa 970.000 euro, porta a pensare, al di là delle imposizioni delle regole contabili vigenti, come questa Giunta poteva nel corso del 2023 spendere di più e forse meglio per Candelo: perché ciò che non è stato fatto e quindi accantonato e un investimento mancato per i candelesi. Il sindaco Paolo Gelone e la sua maggioranza, dopo le roboanti promesse elettorali, hanno dimostrato come una visione chiara di dove voler portare Candelo non l’avessero e non ce l’hanno ancora bene ora. In questo mandato abbiamo avuto di fronte un sindaco e una giunta chiuse al confronto e alla normale dialettica amministrativa e con una certa diffidenza rispetto alle preposte provenienti dalla minoranze, tanto da portare a bocciare in consiglio proposte di buon senso (mozione sulla riduzione delle tariffa rifiuti; mozione sugli alberi in ricordo delle vittime Covid) e credo per un solo motivo: la mortificazione della minoranza. Concludo con il rammarico di non vedere, nemmeno in questa tornata elettorale, una sola lista alternativa a chi amministra da tanti, tanti anni Candelo».

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