In cima al Breithorn
con la sedia a rotelle
Anche Davide Chiocchetti, grande appassionato di montagna, ha partecipato come volontario alla missione di “Alpinisti InSuperAbili”
Garantire adrenalina esclusiva. È la prestigiosa missione di Alpinisti InSuperAbili, un gruppo di professionisti della montagna che promuove l’inclusione e la solidarietà attraverso esperienze alpinistiche. Di recente, due di loro hanno fatto tappa a Lessona per raccontare l’emozionante giornata del 27 luglio scorso vissuta a fianco di Chiara Benevenuta, pediatra torinese costretta su una sedia a rotelle a causa di un incidente. La donna è stata accompagnata fino ai 4.165 metri del Breithorn, vetta che fa parte della catena montuosa del Monte Rosa nelle Alpi Pennine.
Tra i partecipanti c’era anche il lessonese Davide Chiocchetti, 43 anni, appassionato alpinista e volontario per un giorno. Anche lui è entrato nella squadra che ha vissuto momenti emozionanti arrivando a toccare il cielo con un dito.
Gli Alpinisti InSuperAbili vogliono rendere il mondo più accessibile a tutti, superando barriere fisiche e mentali. E l’estate scorsa ci sono riusciti in almeno tre occasioni. Tra gli ideatori del progetto ci sono Daniele Boero, formatore Fisip, (Federazione italiana Sport Invernali Paralimpici) e Roberto Ferraro, guida alpina, che stanno approfittando del periodo invernale per portare nelle scuole e nei paesi di Piemonte e Valle d’Aosta le emozioni di quei giorni.
«Ho conosciuto il loro progetto a Cervinia dove lavoro» spiega Davide Chiocchetti «quando ho letto quasi per caso una mail in cui si chiedeva il sostegno per partecipare attivamente all’iniziativa, e mi è venuta l’idea di candidarmi come volontario. D’altronde ho sempre amato la montagna, i miei zii Maria, Rita e Pierluigi mi ci portavano spesso quando ero piccolo. La mia passione si è trasformata poi in una vera e propria attività sportiva che è lo scialpinismo».
Davide, infatti, si è avvicinato all’agonismo partecipando a gare sulla lunga distanza. «Lo pratico da vent’anni ma una esperienza come quella vissuta con loro non l’ho mai provata. Hanno dimostrato che nulla è impossibile e che tutti, se sostenuti, possono raggiungere vette mai toccate prima».
L’ascesa sul ghiacciaio
La partenza degli Alpinisti InSuperAbili è avvenuta da Breuil Cervinia all’apertura delle funivie. Raggiunto il Piccolo Cervino, è poi iniziata la vera e propria ascesa sul ghiacciaio, avvenuta in cordata tramite il traino del monosci effettuato da persone esperte e addette alla sicurezza oltre alle guide alpine e un medico del 118. In totale la salita è durata un’ora e mezza.
«Ha vinto l’intera squadra» conclude Davide Chiocchetti «capace di aiutarsi e raggiungere il traguardo. È stata una giornata così emozionante che l’abbiamo voluta raccontare nel mio paese qualche settimana fa in una serata molto partecipata. Direi che si è trattato della prima stagione riuscita, e sono sicuro che non sarà l’ultima. A questo proposito è già partita la ricerca di volontari esperti per proseguire a vivere le stesse intense emozioni. Ovviamente in alta quota».
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