Inaugurata a Villa Mossa la mostra fotografica “Castagni biellesi”. Foto

Con gli scatti del fotografo ferrarese Luca Zampini, nell’ambito delle iniziative dell’Associazione Biellese del castagno “I Maron ad l’Arbo”, in occasione del suo ventennale

Più di cento le persone che ieri pomeriggio hanno gremito la sala di Villa Mossa a Occhieppo Superiore per l’inaugurazione della mostra “Castagni biellesi” del fotografo ferrarese Luca Zampini, nell’ambito delle iniziative dell’Associazione Biellese del castagno “I Maron ad l’Arbo”, in occasione del suo ventennale.

I presenti, oltre ad ammirare le fotografie create con una originale modalità di trasformazione di scatti in bianco e nero, hanno seguito con interesse il “talk show” con qualificate presenze. Dopo il saluto dell’assessore alla Cultura del Comune di Occhieppo Superiore che ospita la mostra, ha introdotto l’incontro Mimma Pallavicini, giornalista specializzata in botanica e natura e collaboratrice dell’associazione del castagno, che innanzitutto ha evidenziato che una delle foto in mostra è stata scelta e pubblicata come “foto del mese” dalla prestigiosa rivista di settore “Gardenia” di questo mese. Hanno poi preso la parola Fabio Porta, agronomo, (grandi scoperte osservando i castagni del territorio biellese, dalla Valle Elvo alla sottovalutata Valsessera), Guido Piacenza, per il Parco Burcina (nel parco piante ornamentali da tutto il mondo si sono affiancate ai castagni del luogo, sarebbe bello proporre un assortimento di varietà biellesi), Fabrizio Bottelli, direttore dell’Orto Botanico di Oropa (nel biellese Alfonso Sella aveva censito 42 nomi dialettali locali di varietà di castagno, testimonianza di una grande biodiversità da preservare, messa a rischio dal riscaldamento globale), Silvia Battisti, vice presidente Società Italiana Arboricoltura (in altri territori c’è molta più cura dei castagneti, non si interviene solo per il rischio di danni ma per valorizzare queste piante da frutto), Alfredo Sunder, vice presidente Associazione Biellese del Castagno (il Progetto castagno nato nel 1984, ha ora preso nuovo vigore nella nuova sede attrezzata presso il mercato ortofrutticolo di Biella; nel tempo l’ABC ha realizzato corsi, consulenze, ricerche, e impostato attività e servizi a servizio di privati e aziende agricole interessate alla filiera del castagno), Mina Novello, Sapori Biellesi (il castagno segue l uomo; nei secoli ha avuto un grande utilizzo alimentare , il piatto tradizionale con castagne riso latte ha un ottimo equilibrio nutrizionale; oggi si fanno usi più creativi, come sarà per “pizza biellese” che sarà presentata a breve)

Ha quindi preso la parola il fotografo ferrarese Luca Zampini, che ha lavorato su 5 castagni biellesi elaborando gli scatti per ottenere le vere opere d’arte esposte in mostra. Dopo una vita professionale più convenzionale, da alcuni anni Zampini ha deciso, con soddisfazione, di cercare una strada più personale diventando apprezzato “fotografo degli alberi”, che avvicina, osserva e abbraccia; la mostra biellese è la prima interamente dedicata a una sola specie di alberi. A concludere, emozionando anche i presenti, Piero Viberti, presidente dell’ABC, che ha ricordato l’insegnamento del nonno: gli alberi, soprattutto quelli da frutto come i castagni, si piantano non per noi ma per le generazioni future. Importante quindi preservare i castagni biellesi continuando a piantarli e innestarli, anche per valorizzare la loro grande qualità organolettica, un potenziale da sviluppare. Ultimo intervento, richiesto da Viberti, quello di Michele Colombo, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, che ha finanziato il progetto “Chiedilo a un castagno”: la Fondazione vuole sostenere iniziative di sviluppo del territorio, che uniscono idee innovative a saperi e conoscenze radicate nel passato del territorio, come questa.

Apprezzato l’aperitivo finale, la mostra si può visitare fino al 16 febbraio tutti i pomeriggi orario 15,30-18 (eccetto il lunedì), ingresso gratuito.

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