L’ospedale per il terzo anno consecutivo com- pare nella classifica dei migliori 140 ospedali italiani pubblicata da Newsweek, 73° in Italia e 5° in Piemonte. La classifica, a cura di Statista, deriva dalla verifica di una serie di indicatori, sulla base dei quali sono stati considerati circa 1.045 ospedali presenti in Italia, di cui 570 ospedali di proprietà pubblica e 478 di enti privati accreditati dal Servizio Sanitario Nazionale. I dati sulle metriche di qualità ospedaliera derivano dal Programma Nazionale di Valutazione degli Esiti (PNE), gestito dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali per conto del Ministero della Salute. Gli indicatori sono stati ricompresi in quattro diverse categorie: efficacia, sicurezza, adeguatezza e competenza. L’obiettivo è fornire un confronto basato sui dati della reputazione e delle prestazioni degli ospedali di ciascuna nazione. Lo studio, con la classifica internazionale “World’s Best Hospitals 2023” e quelle per ciascun Paese, è stato pubblicato sul sito di Newsweek con un’introduzione a firma del capo redattore Mondiale Nancy Cooper: «Sono tempi difficili per gli ospedali. Il Covid ha messo a dura prova i sistemi sanitari, come l’inflazione e l’incertezza finanziaria globale. In tutto il mondo i principali ospedali devono affrontare l’aumento dei costi, l’invecchiamento della popolazione e una forza lavoro medica esausta.
Tra le caratteristiche dei grandi ospedali, tuttavia, non ci sono solo cure di prima classe, ricerca di prima classe e innovazione di prima classe. Le migliori istituzioni condividono anche un’altra qualità: la coerenza. I migliori ospedali appartengono a un club molto esclusivo. Newsweek e la società globale di dati Statista hanno classificato oltre 2.300 ospedali in 28 Paesi».
Ad aprire la graduatoria piemontese è la Città della Salute di Torino (10°), seguita dall’ospedale Mauriziano (27°), dal San Giovanni Bosco (48°), dall’ospedale di Asti (58°) e da quello di Biella (73°). Dopo ecco Alessandria (100°), Vercelli (109°), Rivoli (110°) e Cuneo (118°). «Questo risultato è motivo di ringraziamento per il personale dell’Asl Biella» dice il direttore generale Mario Sanò. «Come evidenziato da Newsweek, molti problemi, quali l’invecchia- mento della popolazione e l’aumento dei costi in sanità, sono di portata globale. A questi, in Italia, si aggiungono le note carenze di professionalità in ambito clinico. Essere in questa classifica non vuol dire sentirsi arrivati e ignorare i problemi, al contrario significa fare di tutto per affrontar- li: le difficoltà, anche importanti, sono terreno comune ed è doveroso continuare gestirle con i mezzi a disposizione finché non sarà possibile risolverle completamente: con impegno, competenza e continuando guardare avanti senza smettere di investire sul futuro».
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