Itis, l’album ritrovato dei ricordi della classe V Tessili del 1945/46

Il volume Oltre 60 anni di vita di alcuni ex allievi. Un lavoro del professor Rondolotto. Ora dai figli la preziosa donazione alla scuola. Tra le storie quella del missionario

«È senz’altro un documento importante, soprattutto perché non proveniente dalla memoria ufficiale, quello appena entrato a far parte dell’archivio storico dell’Itis “Q. Sella”. Si tratta di un corposo album che raccoglie cronache, aneddoti e fotografie dei raduni che hanno visto protagonista la classe V Tessili 1945/46» così dall’Ufficio Comunicazione e relazioni esterne della scuola cittadina a proposito di un “ritrovamento” di assoluto interesse.

Si tratta di un vero e proprio volume che «si apre con il raduno del 1951 e documenta annualmente, sino al 2011 (65° anniversario del diploma) le vicende di quegli ex allievi». Un album dei ricordi di grande valore su vita e traguardi di un gruppo di ex allievi. «Ci sono manoscritti scherzosi, testi goliardici, disegni e note biografiche dei tanti compagni che hanno avuto successo, così come ritagli di giornale e riferimenti ai fatti tristi della vita» si legge sempre nella nota diffusa dalla scuola. «E poi i menù, con tanto di prezzo e recensione, dei vari pranzi consumati nei ristoranti di mezzo Piemonte nonché le mappe stradali disegnate a mano e inviate a mezzo posta ad ogni partecipante affinché potesse raggiungere facilmente il luogo del ritrovo».

Oltre sessant’anni di incontri con il minimo comune denominatore dell’Itis “Q. Sella” e dei suoi banchi di scuola di quella che appena finita la guerra era la V Tessili. «Pranzi e cene sempre partecipatissime, cui si giungeva, anche da fuori provincia, in sella ad una vespa» prosegue il racconto legato al prezioso ritrovamento che ha portato in evidenza storie e nomi. Uno di questi nomi si è ripetuto negli anni più di altri: «Costantemente assente, ma giustificato, l’ex allievo Enzo Bona, impossibilitato a presenziare perché divenuto missionario dei Piccoli fratelli di Gesù e come tale operante tra i diseredati nei quattro angoli del mondo. Un impegno a favore degli ultimi apprezzato dagli ex compagni di scuola, che per questo non esitavano a citarlo reiteratamente come “il migliore di tutti noi”; al suo indirizzo, dopo ogni pranzo, veniva spedita una cartolina con i saluti e la firma di tutti i commensali».

Dietro al maxi volume e a storie durate decenni la mano di un professore: «Si, così tanta documentazione l’ha prodotta il professor Lelio Rondolotto, prima allievo e poi docente di Chimica proprio all’Itis, instancabile e puntuale organizzatore dei raduni e custode della memoria storica dell’antica V Tessili 1945/46. Un’opera di documentazione, quella incentrata sul volume manoscritto, posta in essere a pochi anni dal diploma e culminata nella decisione, presa di comune accordo tra i compagni di classe, di destinare tali documenti proprio all’Itis, come esplicitato in varie occasioni».

Una volontà oggi divenuta realtà grazie ai figli del compianto Rondolotto, Lucilla, Laura e Luca, che hanno provveduto a donare proprio nei giorni scorsi, tutto il «corpus documentale».

«Ai figli di Rondolotto, così come a Ferruccio Cossutta, che ha procurato il contatto» fa sapere la scuola «i più sentiti ringraziamenti del preside Tiziano Badà e di tutta la comunità dell’Itis “Q. Sella”». Da oggi più ricca di storia. Che diventa presente e futuro.

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